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21 settembre 2008

Come riconoscere la voce di Dio | 21 Settembre 2008 |


Continuiamo anche questa settimana la nostra serie su come sentire la voce di Dio

La scorsa settimana avevamo visto che uno dei modi che Dio usa per parlarci è mandarci delle “idee”, quelle che noi chiamiamo “ispirazioni”, con delle visioni o con dei sogni

Ma come faccio a sapere se le idee che mi sovvengono in mente siano realmente “ispirazioni” da Dio, “tentazioni” da Satana o “suggestioni” dall'io?

Come faccio a sapere che è realmente Dio che mi parla tramite le idee ispirate, i sogni o le visioni? Posso fare a meno di chiedermi se viene o no da Dio l'idea di andare a quel ristorante cinese che ha appena aperto in città, ma debbo sapere se l'idea di sposare quella ragazza viene realmente da Dio.

1 Giovanni 4:1 dice:

Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. (1 Giovanni 4:1 CEI)

Sottolineate la parola “mettete alla prova”; la Bibbia dice che dobbiamo essere capaci di distinguere la voce di Dio tra le altre.

Oggi vi voglio dare sette metodi semplici per testare un'idea , un'ispirazione, un sogno o una visione; essi formano un filtro e sono connessi l'uno all'altro.

Questo significa che un'idea , un'ispirazione, un sogno o una visione sono da Dio non se rispettano uno o più dei sette test, ma se sono in accordo con tutti e sette.

Per spiegare questi sette metodi, vedrete che useremo delle “applicazioni pratiche” tramite delle "scenette" piuttosto che parlarne in astratto.

  • 1) E' in accordo con quanto dice la Bibbia?

Dio è un dio di ordine che non si contraddice mai, e perciò non può mai per nessun motivo contraddire la fonte principale della sua Parola, la Bibbia: in Luca 21:33 sta scritto:

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (Luca 21:33)

Non esiste un solo versetto della Bibbia che contraddica quanto è stato detto in un versetto precedente; Dio è “consistente”. La Bibbia dice “paga le tasse allo stato”, e non esiste un versetto successivo che affermi “beh, se lo stato utilizza male i tuoi soldi allora sei autorizzato ad evadere”.

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Giovanna: “Cristina, debbo dirti una cosa. Sai che ho avuto problemi col mio lavoro ultimamente...”

Cristina: “Hai forse trovato un nuovo lavoro?”

Giovanna: “Ne ho trovato uno che penso Dio voglia io faccia”

Cristina: “Bene! Di cosa si tratta?”

Giovanni:”Beh, lavorerò in un bar dove ci sono le ragazze che fanno la lap-dance”

Cristina: “Ma sei matta? Il Salmo 1 dice “beato l'uomo – E LA DONNA! -che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori.

Giovanna: “Si, ma quello era stato scritto tanto tempo fa. Penso proprio che Dio voglia che faccia quel lavoro... e poi sono un sacco di soldi, e mica la devo fa io la lap-dance!!”
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Gran parte del volere di Dio per la tua vita sta scritto nella Bibbia; non devi fare nulla se non seguire le istruzioni.

Per alcune cose, non ci devo neppure più pensare e pregare su, so che sono il volere di Dio per me: venire in chiesa, parlare di Lui agli altri...

So che altre non le devo fare. Seguo le istruzioni.

Se la mia idea è contraria alle istruzioni di Dio, semplicemente non viene da Lui.

  • 2) Mi rende più simile a Cristo?

Filippesi 2:5 dice:

Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù (Filippesi 2:5)

Gesù è lo standard su cui devo misurare ogni cosa che io faccio; Dio dice chiaramente nella Bibbia che che il suo obiettivo per la nostra vita è di renderci più simili a Gesù

Giacomo dice:

Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica. Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. (Giacomo 3:14-17)

Sai che quell'idea non viene da Dio se porta “amarezza, gelosia, contesa, perché quello che viene da Dio porta “purezza, pace, mitezza, conciliazione misericordia, fruttuosità, imparzialità, sincerità”

Se quello che hai pensato porta tutto questo, allora hai di sicuro sentito la voce di Dio.

Poniti una semplice domanda: lo farebbe Gesù?
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Giovanna: “Dai, vieni ci sono tante belle cose, qui!
Cristina: “Voglio andare via di qui! Gesù entrerebbe in questo posto? Non penso proprio!”
Giovanna: “Rilassati! E' solo un negozio di borse ... e hanno dei prezzi imbattibili;
Cristina: “Ah si? E come fanno ad avere questi prezzi?”
Giovanna: “magari sarà perché non è un vero negozio, cioè, beh, non si sa bene da dove viene la roba, ecco.
Cristina: “Che idea è mai questa di venire in un posto del genere?”
Giovanna: “ Me lo ha detto Dio: oggi ho sentito che mi diceva – Giovanna, hai bisogno di una nuova borsetta,; vai là che si risparmia!”
Cristina: “Sei proprio convinta che fosse Dio a parlarti?.
Giovanna: “Beh, o è stato Dio o la mia amica Teresa, non ricordo. Ma ora fammi divertire a scegliere!!”

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Lo farebbe anche Gesù? Questo è il secondo metodo per testare un'ispirazione.

  • 3) La mia famiglia di chiesa lo approva?

Da bambino, mia madre mi regalò una maglietta con scritto sopra: “Non mi correggete so sbag-liare da solo” (con l'errore di ortografia di andare a capo con la “l” invece che con la “gl)”!

Io ero famoso in casa come “il dottor si-lo-so”.

Chi non chiede mai consigli, potrà vantarsi di aver commesso i propri sbagli tutti da solo; ma sarà soddisfatto alla fine?

La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio. (Proverbi 12:15)

Uno dei vari motivi per cui Dio ha stabilito che i credenti vivano a stretto contatto con altri credenti nella chiesa locale è perché ognuno possa ricevere dall'altro sostegno, anche sotto forma di saggi consigli o, come dice Paolo:

affinché, per mezzo della chiesa, nel tempo presente sia manifestata ai principati e alle potestà, nei luoghi celesti, la multiforme sapienza di Dio (Efesini 3:10)

Proverbi dice:

Quando manca una saggia direzione il popolo cade; nel gran numero dei consiglieri sta la salvezza. (Proverbi 11:14)

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Giovanna: “Ciao Cristina! Senti. Volevo chiederti una cosa. L'altro giorno stavo dal fruttivendolo, e discutevamo della politica italiana, e lui mi ha detto che persino io farei meglio dei nostri governanti. Per questo ho deciso di correre per la presidenza della Regione Lazio. Penso proprio che Dio mi abbia parlato tramite le parole del mio fruttivendolo. Che ne pensi?”
Cristina: “Ma sei pazza? Cosa ti fa pensare che saresti capace di governare un'intera regione?”
Giovanna “Beh, alle elementari ho fatto la capoclasse per tre anni!

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Se pensi di aver avuto un'idea ispirata da Dio, chiedi sempre conferma ai membri della tua famiglia in Cristo, e sii aperto a ricevere un “No, non farlo”.

  • 4) E' in accordo con i doni e i talenti con cui Dio mi ha equipaggiato?

Paolo afferma in Efesini:

infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo. (Efesini 2:10)

Sottolineate “precedentemente”; Dio ha pianificato la tua vita ben prima della tua nascita. Tu sei stato fatto con uno scopo per raggiungere il quale Dio ti ha dotato di doni e talenti che sono solamente tuoi e di nessun altro.

La forma di una cosa ne determina l'uso; questa sedia è stata studiata per sorreggere il mio peso e farmi stare in maniera confortevole, mentre questo leggio è stato costruito per sorreggere i fogli della mia predicazione.

La loro forma non è casuale, ma funzionale allo scopo che debbono adempiere.

SE vogliamo utilizzare l'oggetto per uno scopo differente a quello per cui è stato studiato difficilmente otterremo quello che ci siamo prefissati.

Allo stesso modo tu sei stato progettato per adempiere agli scopi (opere buone) che Dio ha precedentemente preparate; e per far si che possiamo adempiere ad essi Egli che ha disegnati in una maniera piuttosto che in un'altra.

Dio ti ha dato capacità differenti a tutti noi; a me risulta facile scrivere una predicazione, ma impossibile suonare la tastiera. Tuttavia in chiesa servono sia la predicazione che la musica.

Dio ha dato a Janet la capacità di saper suonare, così da poter avere sia musica che messaggio.

Cosa accadrebbe se, una bella mattina, io decidessi di suonare piuttosto che portare il messaggio?

Quando pensi di avere avuto un'idea da Dio, la domanda che ti devi fare è: è in accordo con i doni e i talenti con cui Dio mi ha equipaggiato?

  • 5) E' qualcosa che riguarda le mie responsabilità?

Se l'ispirazione che hai ricevuto non riguarda qualcosa per cui tu sei direttamente o indirettamente responsabile, perché mai Dio avrebbe dovuto parlarti di quella cosa?

C'è un episodio nel Vangelo di Giovanni, al capitolo 21, nel quale Gesù sta parlando a Pietro dicendogli in che modo lui sarebbe morto e che avrebbe sofferto per il solo fatto di essere un cristiano; a un certo punto Pietro, con fare inquisitorio, indica Giovanni a Gesù, e gli chiede : “E di lui, che ne sarà? Come morirà?”. La risposta di Gesù non tarda ad arrivare: “Pietro, questi sono fatti che non ti riguardano, e pertanto non te ne preoccupare”.

Quando Dio ti parla, parla a te di cose che riguardano te, la tua vita; possono riguardare anche altre persone, ma per il solo fatto che TU devi fare o non fare, dire o non dire qualcosa. Non saranno mai cose che riguardano qualcun altro.

In Romani 14 Paolo afferma:

Quindi ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio. (Romani 14:12)

Quando ascolti la voce di Dio, ascoltala per te, non per qualcun altro.
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Giovanna: “Senti, Cristina, vorrei parlarti... l'altra sera stavo pregando e Dio mi ha parlato.
Cristina: “Ancora! Che ti ha detto stavolta Dio, sentiamo!.”
Giovanna: “Oh, niente su di me, stavolta è qualcosa che riguarda te e il tuo peccato segreto”
Cristina: “Dio ti ha detto il mio peccato segreto? Perché mai avrebbe dovuto dirlo a te?”
Giovanna: “Beh, penso che doveva informarmi, visto che tu sposerai mio fratello!”
Cristina: “Sposare tuo fratello? Ma non ci penso neanche!”
Giovanna: “E' inutile che lotti Cristina, perché Dio mi ha detto esattamente che questo succederà”
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La storia della Chiesa è piena di persone che, in perfetta buona fede, hanno detto ad altre persone cosa dovevano fare nelle loro vite, perché Dio aveva parlato; gli aveva parlato circa gli investimenti finanziari, su chi sposare, su quale lavoro scegliere.

La storia della Chiesa è piena di persone che sono andate in bancarotta, che hanno avuto matrimoni difficili o che hanno preso l'esaurimento nervoso al lavoro grazie a qualcuno che aveva ricevuto da Dio un messaggio per loro.

Se Gesù è venuto per squarciare il velo del Tempio che divideva l'uomo da Dio, se possiamo avere libero accesso al Padre in preghiera, perché mai Dio dovrebbe dire a qualcun altro quello che può dirci direttamente?

SE Dio parla a te di qualcosa che riguarda un'altra persona, lo fa per due esclusive ragioni:

  • ti usa per confermare qualcosa che ha già detto all'altro.

Più di una volta mi è capitato di sentire la voce di Dio in modo non chiaro. Non ero sicuro di aver capito bene il messaggio, sino a quando qualcun altro è arrivato dicendomi la stessa cosa. Quella era una conferma.
  • ti usa per aiutare l'altro.

Moltissime volte accade che tu neppure ti accorgi di aver detto qualcosa di veramente importante per l'altro, sino a quando lui stesso ti dice: “Sai, quello che hai detto mi ha aiutato moltissimo in questa o quella situazione.” Dio ti ha parlato, al fine di aiutare l'altro, ma tu non ne eri neppure consapevole,

Tanti anni fa, io conobbi una ragazza inglese, e tramite lei conobbi il Signore. Mi innamorai, ci innamorammo, ma valutammo che il nostro legame non era possibile. Così decidemmo di rimanere solo due buoni amici.

Una notte ebbi un sogno (avevo circa 25 anni); mi trovavo in una grande chiesa, ai piedi dell'altare, ed era come se stessi aspettando qualcuno.

Quel qualcuno arrivò, entrando dalla porta in fondo alla chiesa, vestita di bianco; quel qualcuno aveva il volto di Janet. Non mi capitava spesso di sognare donne in abito da sposa a 24 anni, anzi quello fu l'unico sogno del genere di cui mi sia rimasta memoria la mattina.

Io non ho mai raccontato a nessuno il mio sogno, perché coinvolgeva la decisione di qualcun altro oltre me.

Mentre gli anni passavano, vedevo quel sogno come frutto del mio desiderio di sposarmi con qualcuna, qualcuna che avevo amato e che avevo perduto anche (ma non solo) per via della distanza.

Ma quando, sei anni dopo, Janet mi annunciò con una telefonata di aver deciso di trasferirsi in Italia (per sposarmi), allora e solo allora capii che Dio mi aveva realmente parlato tramite il sogno, e le parole di Janet lo confermavano, anche se a distanza di sei anni

Le idee, le ispirazioni, i sogni che Dio manda che coinvolgono altri oltre noi sono usati da Dio per confermare idee, visioni e sogni nelle vite di altri credenti

  • 6) Serve a convincere di peccato o a condannare per il peccato?

Il convincere di peccato per cambiare vita viene da Dio, condannare il peccato per far sentire una “schifezza d'omm!” viene dal Diavolo.

Quando Dio ti convince di peccato, è sempre specifico; ce l'ha con qualcosa di specifico, esatto, limitato, circoscritto, evidente nella tua vita a te come a Lui , ti dice di cambiare QUELLO, non tutto!

All'opposto, quando il Diavolo ti condanna non è mai specifico, è vago, è generale: “tu non vali niente! Tu sei cattivo!, Tanto tu non cambi mai! Tu puzzi di peccato! Dio non ti userà mai! Che cavolo di cristiano sei se ti comporti così e fai questo e quello?”

La convinzione di peccato porta sempre ad un'azione, la condanna ti fa solo sentire male.

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Cristina: “Dai, non può essere così grave!
Giovanna: “E' così grave!”
Cristina: “Cosa c'è di così grave?”
Giovanna: “MI sento, anzi sono monnezza
Cristina: “no, che non sei monnezza!”
Giovanna: “Hai ragione. Non sono monnezza, sono una discarica di monnezza
Cristina: “Sei in gamba, invece!”
Giovanna: ”No, non lo sono. Su una scala da uno a dieci io valgo -5!
Cristina: “Ma di cosa parli? Cos'hai fatto di così grave?”
Giovanna: “Questo è il problema! Non riesco a capirlo! Sembra solo che Dio mi voglia far sentire colpevole sempre
Cristina: “Dio non fa sentire i suoi figli colpevoli. Gesù ha pagato per i tuoi peccati. Forse dovresti cercare da dove provenga questa sensazione di colpevolezza.
Giovanna: “Hai ragione. Vado a rovistare nella mia monnezza!”
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SE hai posto la tua fede in Gesù, devi anche comprendere che TUTTI i tuoi peccati sono stati cancellati dai chiodi che hanno sorretto il corpo morente di Cristo,; devi comprendere che TUTTI i tuoi peccati sono stati bruciati via dalla fiamma dello Spirito Santo che ha avvolto il corpo risorto di Cristo.

Molti pensano che per essere spirituali bisogna soffrire tutta la vita; allora ecco il cilicio, ecco gli autoflagellanti, ecco le clausure. Al contrario, chi ha compreso il sacrificio della croce, non può sentirsi più colpevole. In Giovanni 19, Gesù sulla croce ha detto: «È pagato!»

Dio è tuo padre; ti ama, e non vuole che tu soffra neppure quando deve convincerti di cambiare strada e smetterla col tuo peccato. Giovanni dice:

Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. (1 Giovanni1:9)

Se quello che senti ti convince che devi smetterla con un peccato specifico, quella è la voce di Dio che ti chiede come Padre di cambiare, perché vede che soffri a causa di quel peccato e non raggiungi lo scopo della tua vita.

Satana è il tuo nemico, ti odia, e ha la sua tattica; prima “minimizza” la tentazione:

  • tanto è un piccolo peccato!
  • tanto lo fanno tutti!
  • dai, fallo ancora questa volta, tanto è l'ultima!

Poi, una volta compiuto il peccato, ingrandisce, accende fari per illuminarti:

  • guarda quello che hai fatto!
  • Non ti vergogni?
  • Che ipocrita che sei! Tu non sei realmente credente!

Sa che SE tu confessi il tuo peccato a Dio ne sarai libero; è per questo che vuole continuare a farti sentire colpevole, perché sa che credenti che si sentono colpevoli non possono servire Cristo pienamente!

Se quello che senti ti fa sentire una “monnezza” tutto il tempo, quello è colui che viene chiamato “l'accusatore dei fratelli”; è il Diavolo a parlare.

  • 7) La mia idea o ispirazione mi fa provare la pace di Dio?

1 Corinzi 14:33 dice:

perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace. (1 Corinzi 14:33)

Se la tua idea ti fa sentire sotto pressione, quella di sicuro non è la voce di Dio. Non c'è un solo versetto nella Bibbia dove Dio chieda a qualcuno di prendere una decisione su due piedi, senza riflettere.

Al contrario Dio è sempre quello che dice: “Calma, rilassati, prendi un grande respiro, e riflettici su. Non mi rispondere adesso sotto l'impulso dell'urgenza, perchè io non voglio da te una risposta superficiale, dettata dall'emozione del momento. Io voglio il tuo cuore. Pensaci con calma, e poi rispondimi; io ho tutto il tempo del mondo!”

L'unico caso in cui ci sentiamo sotto pressione a ragione è quando Dio ci chiede di fare o non fare una determinata cosa, e noi non lo ascoltiamo; lo stress deriva dal nostro senso di colpa (quello di cui parlavamo poco fa), non dalla pressione di Dio, in questo caso.

Colossesi 3:1:

E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; (Colossesi 3:15)

Se Dio sta realmente parlando al tuo cuore, sarà Lui a dare pace al tuo cuore, quella pace a cui ci ha chiamati quando abbiamo accettato di essere suoi figli.

Conclusione

Non esiste cosa più vitale per la crescita di un figlio che ascoltare la voce del proprio padre. Dio ci ha disegnati per udire la sua voce.

Tu hai bisogno di ascoltarla, perché solo in questo modo la tua vita può essere guidata da colui che l'ha progettata; e sappi che Dio non vuole giocare con te a “indovina che voglio?”.
Lui ti ama, e vuole che tu sia capace di distinguere la Sua voce da tutte le altre che ascolti durante la tua giornata; vuole che ti giunga “forte e chiara”, senza interferenze o incomprensioni.

Il segreto per per ascoltare Dio in modo chiaro e inequivocabile è quello di conoscerlo ogni giorno di più, leggendo la Sua parola, ascoltando persone con un dono d'insegnamento, diventando capaci di capire quali idee ed ispirazioni sono da Lui e quali no.

E per fare questo, ricordati dei sette passi che abbiamo visto oggi; se l'idea ispirata che hai in mente è in accordo con tutti e sette, allora Dio ti ha realmente parlato. Altrimenti, è l'Io o il Diavolo; non ci badare, concentrati per ascoltare la vera voce di Dio.

Vorrei pregare come la settimana scorsa per voi:

Se ancora non hai accettato a pieno Cristo come tua guida, se lo riconosci, ma non lo conosci, prega con me:

Caro Gesù, io voglio sentire la tua voce. Io ho bisogno di sentirla e di farmi guidare da essa. Io ho bisogno di conoscere il tuo volere per la mia vita, mio Signore, ed avere un rapporto personale con te, Gesù. Vieni nella mia vita e poni nella mia mente la tua parola e nel mio cuore il tuo amore. Io apro la mia vita a te.

Se invece Gesù è l'amico dei tuoi giorni, se lo conosci, e lo ami, prega con me:

Ti chiedo di perdonarmi, Gesù, perché ho lasciato che il peccato si mettesse tra noi due. Ti prego di perdonarmi per questo, perché so che i miei peccati tu li hai già pagati sulla croce al posto mio. Aiutami a cambiare, e a sentire la tua voce ogni giorno. Parlami, fammi sentire il tuo amore, perchè io voglio seguirti ed amarti; ovunque tu mi chieda di andare, io andrò, perché so che tu già sarai là, in attesa di me.
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14 settembre 2008

I modi in cui Dio ci parla | 14 Settembre 2008 |




Qualche settimana fa abbiamo iniziato una serie in cui parlavamo di come udire la voce di Dio; oggi continueremo concentrandoci specificatamente sui modi con cui Dio comunica con noi.

Quando si parla di persone che ascoltano la voce di Dio, molti sono portati a pensare ad una esperienza mistica ed inusuale.

In realtà, parlare con Dio non ha a che fare assolutamente con una esperienza fuori dal normale e rara; Dio stesso ci ha programmati per ascoltarlo sin dalla nostra creazione. Ognuno di noi può parlare con Dio, e Dio è ansioso di parlare alla sua creatura, proprio come noi non vediamo l'ora di tornare a casa dal lavoro per parlare con i nostri figli.

Ognuno di noi è stato creato con la capacità di sintonizzarsi con la sua stazione radio, per sentirlo, ascoltarlo e rispondergli; non c'è nulla di straordinario o inusuale; ognuno di noi lo può fare.

In Giobbe 33:14 sta scritto:

“Dio infatti parla in un modo o nell'altro, ma l'uomo non ci bada” (Giobbe 33:14)

Giobbe afferma che il problema non sta nel fatto che Dio non parla, ma nel fatto che noi non lo percepiamo; talvolta è semplicemente che non siamo sintonizzati sulla sua radio.

Dio brama comunicare con noi perché non è possibile avere una rapporto senza avere comunicazione. Dio vuole avere un rapporto con te, vuole parlarti: Ed è per quello che ti ha creato con la capacità di udire la sua voce.

  • In quale modo ci parla?

Essendo onnipotente, Dio non ha un singolo modo per parlarci, ma ne ha innumerevoli; giusto per citarne alcuni che dovremmo conoscere dalla Bibbia, Dio parla attraverso un roveto ardente, o attraverso una nuvola, o attraverso degli angeli, o attraverso una colonna di fuoco.

Una volta ha addirittura parlato attraverso un'asina! Se non ci credete, leggete Numeri 22!

Oggi identificheremo le quattro principali vie di comunicazione che il Signore usa per parlarci

1) Dio ci parla attraverso la Bibbia

In 2 Timoteo sta scritto:

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3:16-17)

La Bibbia non è semplicemente un buon libro pieno di ottime riflessioni ed idee di uomini. Sottolineate la parola “ispirata”: in greco “theopneustos”, che significa “soffiata da Dio”.

La Bibbia è il soffio del mio e de tuo Creatore; è per questo che è assolutamente affidabile; non ci sono altri libri che possano vantare la medesima affidabilità, perché non ci sono altri libri dove vibra la voce di Dio.

Sulla Bibbia ci puoi contare; ella ti guiderà, ti conforterà, ti aiuterà... ma come potrà Dio parlarti se non leggi la sua voce?

E' per questo che è così importante di riservare un momento quotidiano alla sua lettura; 5, 10, 15, 20 minuti, il tempo non è importante, ma è importante che ogni giorno tu dia al Signore la possibilità di parlarti attraverso di essa. Se non lo fai quotidianamente, stai perdendo il mezzo principale di comunicazione con il quale Dio vuole parlarti.

Alcuni dicono “Dio non mi parla mai”. Apri la Bibbia tutti i giorni? Se aspetti una chiamata da qualcuno ti accerti che il telefono funzioni e che la cornetta sia agganciata o il portatile inserito nella sua base. Se non leggi quotidianamente, Dio si prende un bel po' di segnali di occupato all'altro capo della linea telefonica.

A prescindere dalle tue idee politiche, se ti dicessero che domani il Presidente della Repubblica vuole incontrarti al Quirinale alle cinque della mattina, sono sicuro che non obietteresti sull'orario o sul posto, ma ti alzeresti in tempo per arrivare all'appuntamento. Quando qualcuno così importante vuole incontrarti, tu ci vai.

Lo sai, c'è qualcuno di immensamente più importante che vuole incontrarti tutti i giorni; e non devi andare al Quirinale, puoi incontrarlo nella cucina di casa tua, o in salotto, in camicia da notte o in pigiama, e sei tu a stabilire l'orario.

Il Creatore sarà lì, desideroso di parlare con la sua Creatura.

Ammetto che la Bibbia può essere un libro che spaventa; in primo luogo, quanti libri avete in casa che sono rilegati in pelle e che hanno l'etichetta in oro? Quanti altri libri hanno un “numerino” vicino ad ogni frase? Tutto questo spesso ci allontana dalla Bibbia, perché ci fa sentire “inadeguati” a un libro così “prezioso.”

Qualche mese fa mi sono “regalato” un nuovo giocattolo elettronico: un registratore digitale super-mega-ultra; io sono una di quelle persone che è affetto da impazienza cronica, per cui trovo una perdita di tempo inaccettabile leggere le istruzioni.

Preferisco “fare” piuttosto che leggere, e anche stavolta ho buttato in un cassetto le istruzioni ed ho cominciato a “smanettare” sul registratore... fino al momento in cui ho alzato bandiera bianca e, con mio sommo disappunto (e con un godimento totale da parte di mia moglie!) ho dovuto cedere e consultare il libretto delle istruzioni. Solo allora ho cominciato realmente ad “utilizzare” il mio nuovo registratore, evitando di fare azioni sbagliate che avrebbero potuto danneggiare il mio prezioso giocattolo nuovo!

La Bibbia è il libretto di istruzioni per il credente, che ci dice per filo e per segno come utilizzare il dono stupendo che Dio ci ha fatto – la nostra vita -e, per di più, dà la possibilità a Lui di parlarci direttamente.

E' questo il primo strumento che Dio usa per parlarci.

2) Dio ci parla per mezzo di persone che hanno un dono d'insegnamento

Hai mai provato la sensazione, sedendo in una chiesa e ascoltando un insegnante, che Dio stesse parlandoti in modo diretto, che quel determinato messaggio fosse esclusivamente per te e per nessun altro?

Non era una “sensazione”; Dio ti stava parlando! Proprio in quel momento stava usando le labbra di quella persona che parlava per dirti esattamente cosa voleva da te. Dio usa spesso altre persone per condividere con noi i suoi pensieri.

1 Tessalonicesi 2:13 dice:

“Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete.” (1 Tessalonicesi 2:13)

Dio parla attraverso insegnanti, predicatori, pastori; e cambia le nostre vite se ascoltiamo quello che udiamo.

Sono sicuro che molti di voi potrebbero citare una o più occasioni dove le parole di un insegnate hanno illuminato una decisione da prendere o una cosa da correggere.

La Bibbia afferma con certezza che Dio provvede delle persone con un dono di insegnamento per comunicare la sua parola. Più di una volta alcuni di voi, al termine del culto, sono venuti da me e mi hanno detto che sembrava proprio che quella predica l'avessi scritta esclusivamente per loro.

Sinceramente, non sono abbastanza brillante da venire in questa sala due volte al mese e riuscire a dirvi qualcosa che vi tocchi dentro, che vi faccia riflettere, ragionare, cambiare.
Io no, Dio può! Più di una volta, dopo aver scritto una predicazione ed averla “testata” sulla mia cavia preferita (mia moglie), mi sono chiesto: “Ma perché ho scelto questo brano, o questo tema?” La risposta della “cavia” è sempre la stessa: “Tu non lo sai, ma Dio si!”

Sto forse dicendo che Dio parla attraverso la mia voce? Sinceramente, per quanto possa stupirmi, per quanto possa sentirmi inadeguato, piccolo, impreparato, per quanto possa sentirmi indegno, la risposta è “SI!”.

Ma, se tu sei credente, questo vale anche per te! Dio parla attraverso la tua voce, attraverso i consigli che dai ai tuoi amici, attraverso i versetti che citi o che scrivi sui segnalibri e che distribuisci a chi ami.

Quante volte ti è capitato di dare un consiglio a un amico o a un'amica e vedere che quello era proprio azzeccato per la sua situazione, e magari riflettere che, cinque minuti prima, non avevi la più pallida idea di cosa avresti detto? Da dove credi derivi quell'improvvisa saggezza?

Dio parlava attraverso di te; e non c'è nulla di arcano o di soprannaturale in questo. Dio stesso ci ha progettato per servirlo come suoi altoparlanti; non è merito nostro, non possiamo portarlo suo petto come una medaglia

Paolo dice in 1° Corinzi:

“e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali.” (1 Corinzi 2:13)

Insegnanti dotati prestano voce alle parole che Dio vuole comunicarci; e più insegnamenti ascoltiamo, più possiamo sentire la voce di Dio che ci parla.

E' per questo che avremmo bisogno di ascoltare insegnamenti più di una sola volta a settimana, la domenica.

Nella nostra chiesa, oltre la domenica, abbiamo la cellula il mercoledì; sarebbe bene poter ascoltare di più, in cassette, in MP3, in radio, in televisione...

La realtà italiana dove viviamo è povera di questi materiali; qualcosa potrete trovarlo tramite internet se cercate “predicazioni + MP3”; non posso assicurare la qualità di tutto quello che troverete, ma è comunque una risorsa da utilizzare.

Sappiate che la nostra chiesa è in questo senso “all'avanguardia” avendo tutti o quasi i messaggi disponibili sul web. Per chi può connettersi, vale magari la pena di “ripassare” qualche vecchio messaggio audio, alzando il volume nel frattempo che stirate o spolverate

Per chi non è connesso, metto a disposizione la mia nastroteca personale; piuttosto che entrare in macchina ed ascoltare per l'ennesima volta il solito nastro di Eros Ramazzotti tra Montefiascone e Viterbo, perché non provi ad ascoltare un messaggio? Dio potrà così continuare a parlarti tramite dei bravi insegnanti durante tutta la settimana!

3) Dio ci parla attraverso idee

Quando Dio mette un'idea nella nostra mente noi la chiamiamo “ispirazione”: “Ero ispirato! Ho avuto un'idea creativa!”

Da dove pensi che venga quell'idea creativa? Viene, per l'appunto dal Creatore! Dio è il Creatore! Quando Dio ti ha creato ha detto queste esatte parole

“Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza “(Genesi 1:26)

Tu sei stato fatto a immagine del Creatore, ed egli ha messo in te parte della sua unica capacità di “creare” dal nulla; tu sei differente da tutti gli altri animali che sanno anche “creare” ma sempre dal concreto (un utensile da un'osservazione o da un'esperienza, per esempio).

Tu sei capace di creare dal nulla, dall'astratto, perché Dio ha messo in te una capacità di ricevere messaggi da lui, chiamata “ispirazione.

Attenzione, perché questa capacità di creare dal nulla e di ricevere ispirazione è spesso sfruttata da Satana, il quale invia allo stesso modo messaggi... mai positivi, sempre negativi: che in questo caso le chiamiamo “tentazioni”.

Giovanni 14:26 dice:

“ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi farà ricordare (sottolineate questa parola) tutto quello che vi ho detto.” (Giovanni 14:26)

La frase tradotta con “farà ricordare” nell'originale greco sta a significare “metterà nella tua mente”. E' Dio che mette nelle nostre menti le sue idee, le sue intuizioni; è Lui che ci dà queste emozioni istintive.

Ora sai che gran parte delle tue idee più brillanti non erano le tue idee, ma appartenevano a Dio. Non puoi più sentirti fiero, ma nemmeno frustrato, perché il tuo Creatore ha deciso di darle PROPRIO A TE!!!! Sei benedetto!!!!

Dio ti ama, si preoccupa di te, ed è interessato anche al più piccolo dettaglio della tua vita; rilassati, non devi essere sempre brillante di tuo, perché Dio interverrà e ti parlerà tramite le idee creative.

Purtroppo c'è una grande confusione sulla maniera di ricevere queste idee da Dio, e la prossima settimana avremo un intero messaggio su questo; vedremo come ricevere ispirazione ed idee da Dio, quindi vedremo come valutare se queste ispirazioni sono realmente da Dio o più semplicemente il frutto di troppi dolci la sera prima.

Ma nel frattempo vi basti sapere che esistono due estremi che è bene evitare: il primo è l'atteggiamento “razionale” il secondo quello “mistico”.

Il razionalista nega che Dio possa mai parlare alla nostra mente, dicendo che Egli parla attraverso la Bibbia e che non ci manda mai alcuna idea.

Il mistico dice invece che ogni cosa che lui pensa è ispirata da Dio.

Effettivamente, sono molto dispiaciuto per entrambi questi individui.

Il primo che dice “Dio non mi dà mai alcuna idea” si priva dei consigli, della consolazione,della cura, dell'interesse, della sfida e della guida di Dio nella sua vita.

All'altro estremo abbiamo chi crede che ogni sua idea provenga direttamente da Dio: “Dio mi dice di fare questo”.

“Dio mi dice di lasciare mia moglie e mio figlio per unirmi a quella chiesa” (non sto scherzando, alcuni di noi conoscono una persona che lo ha fatto davvero!).

Era Dio che parlava o era l'io? Per quanto possiamo cercare di essere sensibili alla voce che Dio ci manda tramite le idee, dobbiamo sempre sottometterla a un test.

Domenica prossima ne parleremo più approfonditamente, ma il principio è questo: deve SEMPRE essere in accordo con quello che dice la Bibbia.

Abbiamo già detto che le idee che vengono da Dio le chiamiamo ispirazione, quelle che vengono da Satana le chiamiamo tentazione; quelle che vengono dall'io suggestione.

Non tutto ciò che riceviamo è da Dio, ma possiamo sapere rapidamente se è suggestione, tentazione o ispirazione.

Supera la “prova Bibbia”? E' in accordo con la Parola che Dio ha scritto in essa?

Dio dunque ci invia sue idee utili per le nostre vite; per alcuni, me compreso, uno dei momenti migliori per ricevere le idee da Dio è il sonno.

Come sapete molte delle mie predicazioni sono frutto di ispirazioni ricevute durante la notte.

Giobbe dice così:

(Dio) parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti” (Giobbe 33:15-16)

Perché Dio ci parla tramite i sogni? Perché nel sonno siamo rilassati, nulla ci distrae, le nostre difese si abbassano.

Spesso quando vado a letto, l' ultimo pensiero cosciente è una domanda o una richiesta al Signore. La gran parte delle volte mi risveglio senza che nulla abbia attraversato la mia mente che possa essere chiamato “ispirazione”. Ma talvolta accade che riceva un versetto, o un'illustrazione, o un tema su cui costruire un insegnamento.

Se non lo hai mai sperimentato, e lo desideri, prova a chiedere qualcosa a Dio prima di addormentarti; è possibile che non succeda nulla come pure che Egli scelga un sogno per farti sentire la sua voce.

Ma, anche in questo caso, devi far passare il tuo sogno attraverso la “prova Bibbia” di cui abbiamo parlato prima per sapere se esso era da Dio o dai peperoni che avevi mangiato la sera prima.

4) Dio parla attraverso la sofferenza

Forse può sembrati una strana via di comunicazione, ma è stato detto che Dio sussurra nei giorni di sole ma grida nella tempesta.

La realtà è che a nessuno di noi piace il cambiamento; e anche Dio lo sa. Sa che non cambiamo quando vediamo le fiamme ma quando sentiamo il calore.

Abbiamo paura di cambiare e non cambiamo sino a che il dolore diventa più grande della nostra paura di cambiare.

Dio è cosi ansioso di parlarti e così desideroso di avere un rapporto personale con te tramite il quale amarti ed essere amato, essere capace di parlare con te di qualsiasi cosa, che può arrivare fino a questo per attrarre la tua attenzione.

Proverbi 20: 30 dice:

“Le battiture che piagano guariscono il male; e così le percosse che vanno in fondo al cuore.” (Proverbi 20:30)

Otto anni fa facevo parte della chiesa di Monterosi; predicavo una decina di volte l'anno, partecipavo attivamente alle riunioni e gestivo il giornalino della chiesa. Dopo cinque anni dal mio arrivo in quella comunità ero uno dei suoi “responsabili”.

Avrei dovuto essere soddisfatto; stavo lavorando attivamente per il Signore... ecco il problema; stavo “lavorando”, stavo “faticando” come si dice a Napoli. Non c'era più gioia, sentivo quello che facevo come un peso; nessuno aveva scelto quel ritmo di lavoro se non io. In una parola, stavo avvicinandomi ad essere “cotto”. Non vedevo più il “fine” di quello che stavo facendo

Poi, in un incidente banale, è morto mio padre; lui era per me il “consigliere saggio” a cui aggrapparsi nei momenti difficili. Non mi sono mai sentito così “solo” e bisognoso di affetto, spaventato dal non poter più contare sui suoi consigli.

Ma, proprio in quel momento doloroso, ho visto il “perché” stavo lavorando per la mia chiesa.

In quei mesi ho avuto persone che mi hanno aiutato in ogni cosa; dal confortare mia madre disperata al guardare Matteo piccolo; dall'accompagnarmi negli uffici per le varie carte da preparare, al telefonarmi quasi ogni giorno per confortami, farmi sentire amato, farmi sentire desiderato ed importante.

Ecco perché stavo lavorando! Perché la chiesa è questo!

A distanza di anni, se riguardo indietro, vedo che Dio aveva colto il mio sommo dolore per insegnarmi che quello per cui lavoravo non era “lavoro” ma il “SUO” lavoro, l'edificazione della SUA chiesa locale, quel corpo che ora mi stava dando amore, affetto, sostegno.

Dio può usare anche il dolore per risvegliare un animo assopito.

  • Perché è così importante sentire la voce di Dio?

1) Mi assicura che faccio parte della famiglia di Dio

La prova che tu conosci veramente Gesù e che hai un rapporto con lui è che tu senti la voce di Dio. Gesù ha detto :

“Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me ...Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono” (Giovanni 10:14, 27)

Se non hai mai, in nessun caso e in nessun momento, percepito che Dio ti stesse parlando, faresti bene a riflettere in chi e in cosa stai credendo; Gesù afferma che coloro che sono suoi possono sentire la sua voce, capirla e seguirlo.

All'inizio forse è più difficile capire se realmente ti sta parlando o no, ma col tempo diventa sempre più facile, perché col tempo impari a riconoscere in maniera inequivocabile la Sua voce.

Quando io chiamo Matteo e Benjamin, non è che tutte le volte debbo dire: “Matteo, è tuo padre che ti parla, vieni a pranzare!”; semplicemente Matteo conosce la mia voce e sa che sono io che lo chiama per pranzo. E viceversa, quando Ben o Matteo mi chiamano, non debbono specificare ogni volta: “Papà , è tuo figlio Benjamin che ti chiama!”.

Conosco la sua voce come lui la mia, perché esiste un rapporto costante e quotidiano tra noi due. Se pensi che la comunicazione tra te e tuo Padre sia scadente, è probabile che tu non ti stia impegnando quotidianamente a parlare con lui e ad avere un rapporto, così come faccio io con i miei figli. Il mio consiglio è prima di pregare tuo Padre dicendogli “Signore, io voglio parlare con te, e voglio che tu mi parli” e poi di dedicarti quotidianamente a sviluppare un rapporto con Lui.

Se invece continui a riservare a Dio soltanto l'ora e mezza in cui siedi in questa sala, avrai una “religione”, non una relazione.

Sappi che il cristianesimo è tutt'altro che una religione; è una relazione tra due persone, te e Gesù. Dio si è fatto uomo in lui proprio per scendere da lassù e venire ad incontrarti; e non ha fatto mezza strada, ma l'ha fatta tutta, è sceso fino a te, che non ti sei mai mosso da qui, pur di avere una relazione con te.
C'è una persona che viene tutti i giorni al mio negozio eccetto la domenica; si chiama postino. Io lo so riconoscere tra altri, so il suo nome, lo saluto ogni giorno e ci scambio qualche battuta divertente. Qualche volta mi porta anche dei regali... ma non lo “conosco”; lo “riconosco” ma non lo “conosco”, questa è la differenza.

Per Gesù vale lo stesso; forse lo riconosci tra altri, lo saluti di tanto in tanto, ci scambi qualche battuta e forse ti ha fatto dei regali... ma lo “conosci”? Hai un rapporto quotidiano con lui? Gli parli TUTTI I GIORNI?

Molte persone pensano che Dio parli esclusivamente ad una casta eletta di super-santi, come pastori, predicatori, insegnati. Posso farti una domanda? Se tu fossi padre , o madre, e avessi più figli, con quali di loro parleresti?

Parleresti solo col più brillante, col più intelligente, o con tutti?

Dio parla a tutti i suoi veri figli, senza distinguere che siano credenti da un giorno o da ottanta anni, che siano seduti per la prima volta sulla sedia di una chiesa o che siano alla loro duemilacinqucentesima predica.


2) Mi protegge dagli errori.

La Bibbia afferma in Giobbe::

“(Dio) Parla nel sogno, visione notturna,quando cade il sopore sugli uomini e si addormentano sul loro giaciglio;apre allora l'orecchio degli uomini e con apparizioni li spaventa, per distogliere l'uomo dal male e tenerlo lontano dall'orgoglio, per preservarne l'anima dalla fossa e la sua vita dalla morte violenta.” (Giobbe 33:16-18 CEI)

Personalmente posso dirvi che gran parte degli errori che ho commesso in questi anni nella conduzione della chiesa sono tutti merito mio, ma che altri errori sono stati evitati dal Signore che talvolta mi ha sussurrato “no, non farlo”, altre volte mi ha gridato “MA SEI SCEMO?”.

D'altro canto, delle poche cose buone (rispetto agli errori) che ho fatto, per ciascuna Dio mi ha detto, “OK, lo puoi fare”; qualche volta mi ha detto “TI SERVE UN CALCIO PER METTERTI IN MOVIMENTO?”.

Quando dovete prendere una decisione importante nella vostra vita, chiedete a chi la vita ve l'ha data; Lui è più esperto di qualunque altro, e vuole proteggervi dagli errori.

3) Il segreto per una vita produttiva è ascoltare a Dio in ogni momento.

Più dipendo dalla guida di Dio, più ho successo nella vita; e una vita di successo per un figlio di Dio è conoscere il Suo volere e rimanere al centro di esso.

Se vuoi essere efficace, sintonizzati sulla lunghezza d'onda di Dio ed ascolta ciò che ti dice di fare.

Dio parla, e vuole parlare proprio a te, anche se non ci credi, anche se non ti senti pronto, o degno, o capace. Questi che abbiamo visto sono i quattro modi più comuni con cui Dio ci parla, ma ce ne sono molti altri, e forse tu stai pensando proprio in questo momento che mi sono dimenticato quel modo speciale con il quale lui ama di parlare a te.

SE hai altri modi di comunicazione, va bene; l'importante è che tu sappia che Dio parla, e che vuole parlare con te, perché tu gli interessi, perché tu sei importante per Lui.

Egli ti ha creato non per occupare un posto fisico sulla terra, ma per occupare un posto spirituale nel suo cuore, per sentirsi bruciare d'amore per te e per sentire la tua voce che gli parla e vedere i tuoi occhi mentre lo ascolti.

Forse Dio ti ha parlato proprio oggi, forse con le mie parole (che in questo caso, non sono “mie”), forse con uno dei brani che abbiamo letto.

Cosa ha da dirti oggi Dio? TU lo sai, come pure Dio che ti ha parlato; è fra voi due. Fa parte della relazione che avete voi due e che vi rende uniti.

Ebrei 3 dice:

"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione". (Ebrei 3:15)

E non importa se è da tempo che non ascolti più la sua voce; Dio è lì al tu fianco, e vuole iniziare o tornare a farsi una bella chiacchierata col suo figlio o con la sua figlia amatissima. Non indurire il cuore. Non indurirlo, ma aprilo a Lui.

Al termine di questo messaggio, voglio pregare per voi; VI chiedo di chiudere i vostri occhi e di ascoltare queste parole.

Forse oggi c'è qualcuno tra noi che soffre. Forse alcuni sono depressi, o forse sono ansiosi. Forse c'è una malattia fisica, o forse c'è una situazione finanziaria traballante. Forse è il tuo matrimonio a preoccuparti, o forse sei solo stanco o stanca dal lavoro. Forse qualcuno si sente solo, e lo è da troppo tempo, tanto da dire “non ce la faccio più.

Dio sta cercando la tua attenzione. Serviranno forse dei cambiamenti nella tua vita e Lui ti aiuterà nel farli; ma devi avere una relazione con Lui.

Un rapporto che forse si è raffreddato, o forse non è mai veramente iniziato.

Vuoi pregare con me questa preghiera nella tua mente?

“Gesù, so che tu vuoi avere una relazione con me. Io desidero che tu mi parli. Aiutami a leggere ogni giorno la Tua Parola. Aiutami a partecipare agli eventi della mia chiesa e a trovare il modo di ascoltare durante la settimana altri insegnamenti. Aiutami ad aprire la mia mente alle idee che tu mi vorrai suggerire. Aiutami a vedere come ogni dolore possa portarmi più vicino a te. Oggi, Gesù, voglio aprire la mia vita a te e chiederti di essere l'organizzatore di essa, di condurmi, di guidarmi, di salvarmi.”

Se hai pregato assieme a me questa preghiera, e se l'hai fatto con tutto il tuo cuore, allora Dio ti ha ascoltato. Sei all'inizio di un viaggio stupendo chiamato “vita in Cristo”. Sei all'inizio, alla riscoperta, o al perfezionamento della tua relazione personale con Cristo.

Se percepisci in te questo, non tenertelo per te; parlane con la persona che hai più cara nella tua vita; un amico o un'amica del cuore, tuo marito, tua moglie: “oggi ho deciso di camminare col mio amico Gesù”.
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