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14 giugno 2009

Connettersi a Dio: 2) La preghiera di resa | 14 Giugno 2009 |



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Abbiamo visto nella prima predicazione le caratteristiche del nostro padre celeste, di Dio.

Oggi vorrei parlare delle cose che vi stressano

Probabilmente i maggiori stress sono quelli circa le cose che non riusciamo a controllare da soli. Se alcune
circostanze sono sono sotto il mio diretto controllo (la parte minore), per altre non ho alcuna possibilità di
cambiare il corso degli eventi (sono la maggior parte). Vi faccio tre esempi.

 I) Il primo sono le circostanze incontrollabili.

Esempi:

 lievi
  • Rimanere bloccati nel traffico
  • in ritardo di un volo aereo
 seri
  • Una malattia grave
  • problemi economici
  • La perdita di un caro
 II) La seconda categoria di quella che io chiamo persone non  collaborative

Esempi:
  • Persone ingrate
  •  persone troppo esigenti
 III) Una terza categoria  è rappresentata dal male inesplicabile.

Quando proviamo un male un dolore, è molto più semplice accettarlo se riconosciamo lo scopo
che hanno la nostra vita; ma i mali inesplicabili sono per l'appunto inesplicabili. 

Non sembra esserci una ragione o un senso a quelli, e neppure riusciamo a trovare uno scopo
per essi. È il tipo di male dove ci domandiamo: perché a me? Perché questo? Perché adesso?

Circostanze incontrollabili, persone non collaborative e mali inesplicabili creano stress nelle nostre
vite in quanto non riusciamo a controllarli in nessuna maniera; non c'è realmente nulla si possa
fare tranne convivere con essi.   

Per tutti questi l'unica soluzione è la “resa”. Ma di quale tipo di resa stiamo parlando? Sto
parlando della resa a Dio. L'unica soluzione quando attraversiamo questo tipo di stress ed
arrendersi al nostro Padre.

Questo ci guida verso la seconda frase del “Padre Nostro”: 

Venga il tuo regno sia fatta la tua volontà anche in terra come fatte in cielo”.

E' questa la preghiera di resa: arrendiamo la nostra vita a Dio, in maniera totale e incondizionata.

Definiamo prima che cos'è il regno di Dio sulla terra; vorrei dirvi che cosa non è:
  • Non è un'entità politica
  • non è un'entità nazionale
  •  non appartiene a nessun governo nel suo regime
Che cosa è dunque il regno di Dio?
  • È eterno
  • è universale
Gesù dice Giovanni 18: “il mio regno non è di questo mondo.” I suo piano è molto più grande del modo;
è lui che domina la storia, non vice versa.

La seconda cosa che dice la Bibbia circa il regno di Dio è questa: 
perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza.” 1Corinzi 4:20 NR
Questo significa che il Regno di Dio non è qualcosa di cui parlare solamente; non è qualcosa attorno al quale
sedersi e discutere.  È qualcosa che devi fare; e qualcosa che cambia la tua vita, e non solo qualcosa di cui tutti
devono essere a conoscenza.  Non sono le parole che importano ma il lavoro di Dio che importa,è quello che lui
sta facendo nel mondo.

Il problema è che molti cristiani hanno esclusivamente parole da presentare; siedono attorno tavoli discusso e
discutono della dottrina e della Bibbia e delle applicazioni della Bibbia ma non fanno mai un passo fuori da quella
stanza per applicarle. 

Il regno di Dio non è parole dice la Bibbia, ma potenza,  ma trasformazione, ma  esperienza.

La Bibbia dice anche una terza cosa sul regno di Dio 

perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.”
Romani 14:17 NR

In altre parole non è materiale ma spirituale e relazionale. 

Dov'è dunque il regno di Dio? Il regno di Dio è laddove  Gesù è re; se Gesù è re nel tuo cuore il regno di Dio è
dentro te. Se è re nei cieli il regno di Dio è nei cieli. Se Gesù è re sulla terra così come lo sarà quando tornerà
il suo regno è sulla terra. In realtà la Bibbia dice queste tre cose; il regno di Dio è nei cieli, è dentro te, è sulla
terra. E' in ogni luogo dove Gesù è re e dove le sue regole regnano. 

Infatti nella frase “venga il tuo regno sia fatta la tua volontà” .......
la seconda frase spiega la prima, è ridondante. Dire “venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà” è la medesima
cosa. Il regno di Dio è in ogni luogo dove la sua volontà è fatta. 

Perciò quando noi preghiamo “venga il tuo regno sia fatta la tua volontà in terra come si è fatta in cielo” perché lo
facciamo? Perché la volontà di Dio non è fatta in terra per la maggior parte delle volte. 

Sento dire molte volte quando accade qualcosa di brutto: “è la volontà di Dio”. No, che non lo è. Il volere di Dio
non è cattivo, ne peccaminoso, ne vuole che le persone facciano le scelte sbagliate. 

Quello è il mio volere; il volere di Dio non è sempre fatta sulla terra ed è per questo che noi lo preghiamo.
Perché? Perché in cielo il volere di Dio è fatto in modo perfetto, ma raramente lo è in terra. 

Questa frase è quella che chiamiamo la preghiera di resa; afferma che Dio è al controllo. Ciò che non è
modificabile nella mia vita,  le circostanze incontrollabili, le persone non-cooperative ed i mali inesplicabili io li do
a Lui. Cosa significa pregare la preghiera di resa? Significa che tu devi fare quattro scelte per sconfiggere lo stress. 

1) Arrendersi a Gesù significa cedergli il controllo. 

Ogni giorno che ti alzi devi decidere chi sarà in controllo della tua vita: te o Dio. Ogni giorno è una battaglia.
Ci sono nella tua vita di cui tu non vuoi cedere il controllo. Ci sono versetti nella Bibbia che preferiresti ignorare
perché non rispecchiano il tuo stile o perché non sono molto comodi o popolari. 

Vuoi fare le tue proprie regole; dici a te stesso Dio vuole che sia felice” così tu vuoi essere il tuo stesso dio.
Ma il sollievo allo stress inizia sempre lasciando che Dio faccia Dio; inizia sempre dicendo “Dio io abbandono
il controllo perché tu puoi controllare le cose che io stesso non posso controllare nella mia vita”.

La Bibbia dice questo

"Fermatevi", dice, "e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra"
Salmo 46:10 NR


La parola fermatevi in ebraico significa letteralmente “lascia andare”, rilassati”. 

Non so ciò che sarai chiamato ad affrontare durante questa settimana, e neppure tu lo sai. Ma posso già dirti cosa
vuole Dio che tu faccia: lascia andare e riconosci.! Lascia andare e riconosci.! Lascia andare e riconosci.! 

Dio dice che questo è il primo passo verso la serenità nella tua vita qualsiasi cosa accada. Tu devi lasciare della
tua vita e riconoscere che Dio è in controllo. Questo è il punto di partenza

Ogni volta che affrontiamo situazioni fuori il nostro controllo tendiamo sempre verso due estremi. 

a. Alcuni di noi quando la loro vita diventa più fuori controllo cercano di controllarla ancora di più. Infatti più ti
senti insicuro più cercherai di controllare. Più sei spaventato e preoccupato, più diventi una persona che vuole
controllare. Le persone sicure non hanno bisogno di controllare ogni situazione; si rilassano. Ma quando ti senti
stressato, sotto pressione, preoccupato, quando ti senti inadeguato allora raddoppi i tuoi sforzi divenendo ancora
più intento a controllare. Dici a te stesso “farò che questo accada. Farò funzionare il mio matrimonio.
Farò funzionare il mio lavoro. Raddoppi gli sforzi e non sei affatto in pace. Questo è un estremo.

b. L'altro estremo è quando le persone fanno l'esatto contrario; semplicemente rinunciano. Sei disperato e inizi
a piangerti addosso. Quando tutto è fuori controllo nella tua vita, ti ritiri nella tua conchiglia, accendi la TV e tiri
fuori la Nutella. E cominci a piangerti addosso ed inviti te stesso alla festa. Tutti quanti mi odiano, nessuno mi ama,
faccio proprio schifo, fai il martire. E molti di voi sono molto bravi in questo ruolo di perfetto martire. Diventi una
vittima, e fai quello che fanno i maiali: “sgrufi”; mangi e ti rotoli allo stesso tempo. Ingoi tutta la tua amarezza e
quindi ti rotoli in essa, sentendoti un miserabile.

Ambedue queste reazioni sono sciocche. Invece di ingoiare e rotolare, invece di essere una vittima, o invece di
voler controllare tutto e tutti quando non puoi nemmeno controllare la tua stessa vita, ciò che devi fare è pregare la
preghiera di resa.

La verità è che non ci piace la parola “resa”. Quando pensiamo alla resa pensiamo ad una bandiera bianca; ho
fallito, ho perso, mi sottometto. Ma questo è proprio quello di cui tu hai bisogno perché è fuori il tuo controllo.
La ragione numero uno perché sei sotto stress è perché sei in conflitto con Dio. Tu stai provando di fare ciò che
solo Dio può fare: controllare o risolvere.

Puoi avere molti differenti “campi di battaglia” da controllare o da conquistare:
  • Il tuo sposo o la tua sposa
  • i tuoi figli
  • il tuo lavoro
Lo si, non è con tuo figlio, con tua moglie, o con il tuo datore di lavoro che sta lottando; ma stai lottando con
Dio, e sei destinato a perdere. Perché è Dio, non te, che controlla quei campi di battaglia; tu sei solo un
intralcio.

Non stupirti allora se le cose non vanno come dovrebbero e se lo stress raggiunge livelli stratosferici!

Ciò che devi fare invece è pregare il “Padre Nostro” la preghiera di resa.

La Bibbia dice questo:
L'ubbidienza allo Spirito Santo porta alla vita e alla pace, mentre seguire la propria vecchia natura conduce alla morte” Romani 8:6 VP
Il primo passo è lasciare andare.

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Secondo passo.

2) Arrendersi a Gesù significa imparare ad essere contento

E' giusto cercare di cambiare ciò che posso controllare, ma cosa posso fare con le cose che non posso
controllare?

a) posso essere preoccupato. Funziona per alleviare il problema? No.
b) Posso essere risentito ed amaro: "perché proprio a me?". Funziona? No
c) Posso sentirmi colpevole, o vergognarmi, o rammaricarmi: "se solo avessi fatto ..." Funziona? No.
d) Posso piangermi addosso: Oh, me misero!" Funziona? No
e) Posso avere paura del futuro. Funziona? No.


Una sola cosa funziona: accettazione. Imparare ad essere contento.

Paolo aveva capito questo:
Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.” Filippesi 4:11-13 NR

Quando stava scrivendo questo:

  • Non era in albergo
  • era in prigione, legato a un soldato
Notate tre cose: 

i.. sottolineate “Imparato”: 
  • è qualcosa che si impara
  • per natura non lo siamo
  • è un segno di maturità
  • le persone immature sono sempre scontente, irritate.
ii. E' una scelta
  • posso scegliere di essere contento tramite la forza di Gesù
PROBLEMA dell'essere contenti:
  • vogliamo “spiegazioni da Dio per quello che ci capita
  • Dio non ci dice il perché di gran parte delle cose che ci accadono.
Perché?  Perché Dio ci “mette alla prova”; mette alla prova
  • se sappiamo “lasciar andare”
  • se abbiamo imparato ad essere contenti
Ci sono dei motivi per questo comportamento

 a) Dio non ci “deve” alcuna spiegazione
 b) anche se ci spiega non capiremmo (es. un evento del 1894 si
 collega ad uno del 2052). Fa parte dei suoi piani
 c) anche se ci spiegasse e capissimo, il dolore rimarrebbe (es. dottore
 che spiega la malattia, ma il dolore rimane).

Es. a scuola: silenzio durante i “test”. Persino il maestro rimaneva zitto.

Quando Dio è silente nella tua vita, stai attraversando un test:
  • il maestro è silente quando c'è un test in corso
  • la tua fede è messa alla prova
  • lascerai andare il controllo a Dio?
  • O ti aggrapperai più forte?
  • Imparerai ad essere contento?
  • O recriminerai sul tuo destino con Dio?
Quando stai attraversando un dolore, o un problema, non ti servono le spiegazioni di Dio, ma ti serve la presenza
di Dio. La presenza di Dio nella tua vita, e l'amore di Dio nella tua vita.

La Bibbia dice questo:  

 Sta' in silenzio davanti al SIGNORE, e aspettalo”  Salmo 37:7 

Questo è ciò che devi fare; questo è imparare ad essere contento.

Domanda: qual'è la cosa per cui sei arrabbiato/a con Dio che non vuoi ammettere?
  • Per come sei (la tua forma fisica)?
  • Per il tuo lavoro?
  • Per i genitori che ti ha dato?
  • Per il tuo matrimonio?
  • Per i tuoi figli?
  • Perché il campo del vicino è più verde?
  • Perché non si è realizzato ancora il sogno della tua vita?
Tutto questo fa solo male a noi stessi, e il malcontento porta via la nostra pace interiore. Per affrontare le bufere
della vita dobbiamo arrenderci, ed essere contenti

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Arrendersi a Gesù non significa solo lasciar andare le cose che non possiamo controllare ed essere contento di ciò
che non capisco ma anche...

3) Arrendersi a Gesù significa deporre i miei piani.
  • I miei piani cambiano spesso
  • i problemi li sabotano o li deviano
Il fattore CSQ è una realtà biblica e una realtà della nostra vita. Cos'è il fattore CSQ? “C'è Sempre Qualcosa” 
Magari non c'è scritto da nessuna parte della Bibbia, ma è così!

Abbiamo piani, ma abbiamo anche problemi:
  • i problemi sono come aerei in attesa di atterrare
  • non fa in tempo ad atterrare uno che subito un altro 
si presenta allo slot.
  • Questa è la vita!
Perché i miei piani non funzionano? E perché ho così tanti problemi?

Ci sono 3 ragioni:

1. Le mie scelte sbagliate.
  • Non siamo saggi
  • Siamo sotto pressione
  • non usiamo bene il nostro tempo
  • non usiamo bene il nostro denaro
  • mangiamo troppo
  • riposiamo poco
Molti dei problemi dipendono dalle nostre scelte sbagliate.

2. Satana
  • Satana vuole batterci
  • Mentre noi dormiamo studia come intralciarci
3. Viviamo in un mondo caduto
  • il peccato è entrato nel mondo
  • nulla funziona sempre  al modo giusto 
  • il tempo, l'economia, la salute, i rapporti, ecc.
  • Non è per colpa di nessuno; è così la vita sulla Terra
  • (Es. Storia di Gesù che guarisce il cieco dalla nascita: non era colpa né dei suoi peccati, né di quelli della sua famiglia
  • Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: "Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?" Gesù rispose: "Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. (John 9:1-3 INR)

Il 2009 sarà ancora un anno di recessione, un anno difficile

  • vivi questi periodi con qualcuno a fianco
  • es. scalatori: vanno in cordata: se uno cade gli altri lo aiutano
  • connettiti alla tua chiesa, ai tuoi fratelli e alle tue sorelle

Cosa vuole Dio per la tua vita?

  • Vuole insegnati a non essere egoista.
  • La vita di credente è una lezione costante su come diventare altruista
  • nasciamo egoisti
  • Dio ci dice “voglio che impariate ad essere altruisti”
Per questo ci mette alla prova; per vedere se realmente pensiamo agli altri, o a noi stessi piuttosto durante la prova.

Dio dice: “ ti darò quello che ti serve :
  • una certa quantità di soldi
  • una certa quantità di talenti
  • una certa quantità di opportunità
  • una certa quantità di libertà
così potrò vedere se le usi solo per te oppure se condividerai con gli altri ciò che ti ho dato”

L'amore è dare, non ricevere, l'amore è condividere, non essere servito.

Gesù in Luca 16 ha detto questo:
 
Voi invece usate i vostri soldi per fare un tipo di amicizie che vi aiuterà per l'eternità, quando i soldi finiranno in
questo mondo ingiusto” Luca 16 9 VP
  • L'uso primario dei soldi è per creare relazione con gli altri
  • aiutando gli altri
  • sostenendo gli altri
  • facendosi amici che saranno “eterni”
Gesù dice questo:

 Chi terrà stretta la propria vita la perderà; ma chi l'avrà data a me, la ritroverà...E chiunque avrà dato
anche soltanto un bicchiere d'acqua fresca ad uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, vi assicuro che
non potrà perdere la sua ricompensa Matteo 10:39, 42 VP

Cosa significa “dare la propria vita”? Significa deporre i miei piani, e affidarli a lui per rendere servizio agli altri!

1 Giovanni 3:16 dice:
Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli.” 1 Giovanni 3:16 NR
Stai dando la tua vita per qualcuno? Questo significa arrendersi. Io depongo i miei piani, io depongo la mia vita,
io mi arrendo...

Offro me stesso per gli scopi di Dio: Paolo ci incoraggia in questo, dicendo:

Offritevi invece a Dio...come strumenti della giustizia di Dio”  Romani 6:13 VP

Dai te stesso a Dio; arrenditi a lui, deponi i tuoi piani... e sai cosa accadrà?

Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.” Matteo 6:33 NR

Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà nella mia vita!

Come faccio però a cercare il regno di Dio? Cerca le cose che Dio cerca!

Cosa cerca Dio? Sodi? Fama? No, Dio cerca le persone!

Deponi i tuoi piani, e Dio si prenderà cura di te!

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Arrendersi a Gesù significa cedere il controllo, significa essere contento, significa deporre i miei piani, ma
significa anche...

4) Lasciare il futuro a Dio

Non cercherò di vivere nel futuro, ma vivrò giorno per giorno; il risultato della mia vita non riguarda me, ma Dio.
Ciò che mi riguarda è dare a lui la mia vita perché possa usarla!

Proverbi 3: 5.6: 
Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.” Proverbi 3:5-6 NR
Questo significa che:
  • non penserò a cosa penso sia meglio per me
  • ma penserò a cosa il Signore pensi sia meglio per me...
in ogni area della mia vita: famiglia, lavoro, svago, tutto.

Domanda: ti piacerebbe essere meno stressato ed essere più sereno? La risposta è ovviamente si. La risposta sta
in quello che sceglierai: sceglierai ciò che ti sembra meglio, o ciò che è meglio per Dio?

Se hai ancora paura di lasciare le redini della tua vita al Signore, leggi questo versetto:
Il SIGNORE conosce i giorni degli uomini integri; la loro eredità durerà in eterno. Non saranno confusi in tempo di sventura, ma saranno saziati in tempo di fame.” Salmo 37:18 -19
Dio dice: “lo sai, se tu ti affidi a me avrai una ricompensa eterna. Ma non solo questo; in questa vita, quando avrai
momenti duri, sopravviverai perché io sarò al tuo fianco. Arrenditi, e tutto questo sarà tuo. Te lo prometto io, il
tuo Abba!”

Ti faccio una domanda: quale area della tua vita non hai sottomesso a Dio? Quali stanze della tua dimora terrena
hai tenuto per te? Forse gli hai sottomesso quelle “belle”, il salotto, o la camera da pranzo, ma cosa ne è di quelle
che non vogliamo mostrare a nessuno? Cosa ne è del bagno, del garage, dello stanzino delle scope?

Cosa non hai sottomesso a Dio? Sesso, finanze, relazioni? Forse c'è un peccato ricorrente, o un'abitudine, o una
dipendenza che aspetta ancora di essere sottomessa a lui?

Cosa non gli hai sottomesso? Cosa non hai ancora arreso a tuo padre?

Non devi. Non puoi! Luca 14:33:Allo stesso modo, nessuno può diventare mio discepolo se non rinuncia a tutto ciò che ha” Luca 14:33VP

Può sembrati difficile, ora, se guardi a te stesso, ma è nulla se guardi all'effetto: Marco 10:29-30
Gesù rispose: "In verità vi dico che non vi è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi, per amor mio e per amor del vangelo, il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto...e nel secolo a venire, la vita eterna.” Marco 10:29-30 NR

Sapete il tasso di interesse se uno ti da 100 volte tanto? È il 10.000%! Non è la pubblicità di una banca, ma una
promessa di Gesù; è vera, eterna e immutabile come colui che l'ha promessa.

Preghiera.

Padre, molti di coloro che ascoltano in questo momento sono stressati da circostanze incontrollabili, da persone
non collaborative o dal male inesplicabile. Cerchiamo soluzioni o spiegazioni, quando dovremmo invece cercare
di te! Io prego affinché oggi coloro che stanno provando grandi situazioni di stress possano sperimentare la
serenità dell'arrendersi. Aiutali a rilassarsi nel tuo amore.

Prega questo nel tuo cuore, se vuoi: “Dio, sono stanco di lottare e di resistere; alzo la mia bandiera bianca.
Non cercherò ancora di controllare la mia vita. Smetto di farlo, depongo la mia ostentata sicurezza.
Mi arrendo. Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà nella mia vita, e voglio sia questa la mia preghiera
quotidiana da ora in avanti. Gesù, ti cedo il timone della mia nave, non sono più io a controllarla, non più,
ma te. Voglio imparare ad essere contento da ora in avanti. Depongo la mia vita per i tuoi piani ed i tuoi
scopi. Lascio il futuro a te. Muta le mie preoccupazioni in serenità. Venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà in me” Amen
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07 giugno 2009

Connettersi a Dio: 1) La preghiera di connessione | 7 Giugno 2009 |



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Padre Nostro”


Gesù rompe tutte le regole chiamando Dio “padre”.
  • Non sapremmo che Dio è “padre” se non fosse stato per Gesù
  • Dio era stato chiamato così solo 6 volte in tutta la Bibbia
  • Gesù lo chiamerà “padre” più di 150 volte!!!

Gesù abbatte gli stereotipi su Dio:
  • non è un tiranno arrabbiato
  • non è il poliziotto cosmico
  • non è il guastafeste universale

Gesù afferma che Dio non è una forza, ma una persona! Cosa significa per noi questo?
  • Tu sei così come sei per che sei stato creato a sua immagine
  • essendo Dio una persona posso avere un rapporto personale con lui

a) Dio è un padre, non una forza (è per questo che ci salutiamo dicendo “che Dio ti benedica” e non “che la forza sia con te”!).

b)Dio è padre: posso avere un rapporto con lui, posso parlargli, posso confidarmi, posso sedere sulle sue ginocchia, posso ridere con lui, posso piangere abbracciandolo quando sono triste...

PROBLEMA: per molti la parola “padre” è un termine negativo.
  • Porta alla memoria ricordi dolorosi
  • aspetta che torni a casa tuo padre...

I padri terreni possono trasformare la casa in una sorta di Inferno terreno:
  • i padri terreni possono essere: capricciosi, incostanti, lunatici, violenti, dominatori, pieni di rabbia, esigenti, egoisti, viziosi, distanti...
Inconsapevolmente proiettiamo la figura negativa del nostro padre terreno su Dio: “No grazie, non mi interessa un padre così”.
  • Se abbiamo avuto un padre irragionevole, pensiamo che ciò che Dio ci chiede sia irragionevole, e non proviamo neppure a fare ciò che ci chiede.
  • Se abbiamo avuto un padre di cui non ci potevamo fidare, allora tenderemo ad essere più preoccupati del normale, perché crederemo che non ci possiamo fidare delle persone. E la stessa cosa penseremo del nostro Padre Dio: non mi posso fidare di lui.
  • Se abbiamo avuto un padre indifferente, che “era lì ma non c'era”, penseremo la stessa cosa di Dio: “Si, esiste, ma non mi riguarda, non ha a che fare con la mia vita. Non voglio disturbarlo perché mi ricordo come diventava mio padre quando lo disturbavo.”
  • Se abbiamo avuto un padre esigente, per cui qualsiasi cosa facevamo non era abbastanza, penseremo che, qualsiasi cosa facciamo, Dio non sarà mai soddisfatto di noi.

La realtà della nostra società è quella di avere padri sempre meno presenti, sempre più un problema, piuttosto che un aiuto. Non stupiamoci che non capiamo più che Dio è nostro padre

Es. “The faith of the Fatherless”: la cosa che accomunava tre grandi atei, Freud, Russel e Marx era l'odio per i loro padri: morti, distanti o esigenti.

Che tipo di padre è Dio?


La Bibbia ci indica 4 caratteristiche di Dio:
  1. 1. E' un padre che ha cura

  • ti ama più di quanto tu possa immaginare
  • non puoi capire il suo amore: è come se una formica volesse capire un uomo.
  • Amore è una parola che noi abusiamo: amo la pasta, amo mia moglie, ma l'AMORE di Dio è tutt'altra cosa!

Salmo103:13:
Come un padre ha amore per i suoi figli, così il Signore ha amore per coloro che lo onorano”

  • Storia: la tempesta sul lago. Gesù nella barca
  • Pescatori professionisti sono spaventati a morte. Vanno da Ges per chiedergli una delle domande più importanti nella vita.
  • (se hai Gesù nella tua barca, non affonderà)
  • Maestro, non t'importa... che noi moriamo?”
Quante volte abbiamo domandato la stessa cosa? “Non t'importa? Hai visto le mie analisi? Non t'importa? Hai visto il mio matrimonio? Non t'importa? Hai visto i soldi che abbiamo? Non t'importa?...”
  • La risposta è “SI, m'importa!” GI importa più di quanto importi a te. SA più di te cosa ti aiuterebbe meglio. Lo sa, e gli importa di te!

1 Pietro 5:
gettate su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.”
Sottolineate “gettate”:


  • Gettando” non è il termine più appropriato: sarebbe stato meglio scrivere, “lascia cadere”.
  • Gettare: la associamo con uno sforzo per lanciare distante qualcosa
  • Non dobbiamo “lanciare” qualcosa lontano. Dobbiamo solo “lasciare cadere”. 0% di sforzo: fa tutto la gravità.
  • L'unica cosa che dobbiamo fare è rilassare i nostri muscoli
  • Per imparare quanto Dio si curi di noi, dobbiamo imparare a rilassarci. Dobbiamo smettere di preoccuparci.
Sottolineate “ogni”.
  • ogni vostra preoccupazione”
  • Ha cura delle mie bollette? Si Ha cura del mio reddito? Si. Della mia salute? Si. Delle mie indigestioni? Si.
  • Non c'è nulla di ciò che mi accade che non gli interessi.
  • Ho un padre che è consapevole di chi sono e che ha cura di me e di ciò che mi accade. La Bibbia dice che Egli conosce persino il numero dei miei capelli.

In Matteo 6:31-32 sta scritto:
Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" ... ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.

  • Chi è padre sa che non vogliamo che i nostri figli si preoccupino di cosa mangiare o vestire.
  • Se io che sono un padre imperfetto, peccatore e a volte egoista,so provvedere a queste cose, quanto più un padre perfetto, santo, e che ha cura saprà provvedere ai miei bisogni?

Tutte le volte che incominciamo a dubitare dell'amore di Dio, si accende una spia rossa: si chiama “preoccupazione”.
  • La preoccupazione dimostra che ho dimenticato quanto Dio mi ami e che ha cura di me.
  • Es.: la persona che si preoccupa e crede di non amare abbastanza Dio. Invece, si preoccupa perché non sa quanto Dio lo ama.
Dio è un padre che ha cura di me.

  1. 2. E'un padre costante

La Bibbia dice in Giacomo 1:17:
Tutte le cose buone e perfette che ci sono state regalate vengono dal Padre di luce che è senza ombra e coerente nelle sue azioni. (VP)
  • ogni cosa buona nella nostra vita ( la stessa vita!) è un dono del Padre
  • non ci sono ombre in lui: è un padre costante e coerente

I padri umani sono spesso imprevedibili: Dio no!
  • Non si sveglia mai di malumore:”Chi posso fulminare oggi?”
  • non è lunatico
  • non è incostante
  • posso fidarmi che si comporterà sempre nello stesso modo nei miei confronti

2 Timoteo 2:13 dice:
se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare sé stesso

Tutto nel mondo cambia rapidamente: In un mondo che cambia così rapidamente, sentiamo il bisogno di qualcosa che duri a cui aggrapparci.
C'è un solo problema: niente e nessuna cosa dura.
  • Il benessere, la salute, il lavoro, l'economia, le nazioni.
  • Il conto in banca, le amicizie, i partiti.

C'è un'unica cosa che non cambierà: Dio! Il nostro Padre Celeste il quale è amorevole, costante e ha cura di noi,

Romani 11:29:
Dio non tornerà mai indietro su ciò che ha promesso (LB)

  • Nelle “religioni” l'uomo deve “accontentare” un dio bizzoso
  • Il Cristianesimo NON è una religione, ma un rapporto con una persona, con Dio, il quale è COSTANTE.

Egli dice di se stesso in Malachia 3:6:
"Poiché io, il SIGNORE, non cambio
Tutto cambia, ma non Dio. Se promette qualcosa, è fedele a se stesso e non torna indietro.

Una delle più grandi cause di rancore dei figli verso i padre, sono le promesse non mantenute: “Papà, l'avevi promesso!”. Dio no è così.
Dio è un padre che è costante.

  1. 3. E' un padre vicino
In Atti 17: 27 sta scritto questo:
Dio ha fatto questo perché gli uomini lo cerchino e si sforzino di trovarlo...anche se in realtà egli non è lontano da ciascuno di noi. (VP)
  • Non è aldilà della più remota galassia
  • ma è qui, ora

Molti sono cresciuti con un padre “in absentia”; magari un grande padre, ma che non era lì, o che anche quando era lì era troppo occupato da altro; e talvolta pensiamo che anche Dio sia un grande dio, ma sentiamo che non è presente..

La reazione più comune di un figlio con un padre assente, è cercare di “guadagnarci” l'amore di lui: “Guarda cosa ho fatto per te! Sei contento?”

Così come abbiamo fatto con i nostri padri assenti, proviamo a “guadagnarci” l'amore di Dio, sperando di portalo vicino a noi:
  • andiamo in chiesa
  • memorizziamo versetti
  • preghiamo e leggiamo la Bibbia
  • ...ma tutto per il motivo sbagliato!

Noi NON possiamo guadagnarci l'amore di Dio...perché il suo amore è un dono! E' come se mio figlio volesse ripagarmi dei doni che gli ho fatto la notte di Natale con le monetine del porcellino:
  • non può: non sono sufficienti
  • non deve: è un regalo!

Quale era la “caratteristica” di padri assenti?
  • Non ci sono
  • Dio non è mai TROPPO occupato per stare assieme a me;

Il Salmo 145:18 dice:
Il SIGNORE è vicino a tutti quelli che lo invocano
  • Non ti dirà mai “ancora tu? Trova qualcun altro da importunare!”

  • Se ci sono sono troppo occupati a fare altro
  • Dio ama provvedere ai miei bisogni
  • Non lo fa perché “deve”, ma perché ti ama.
  • Se noi che siamo imperfetti provvediamo ai nostri figli, quanto più Dio Padre che è perfetto lo farà?
Matteo 7:11 dice:
Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!

  • Comprende i miei dolori.
  • Dio ha cura di noi: il Salmo 34:18 dice:
Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito

Dio non è un padre distante, ma è un padre vicino.

La parola che Gesù usa per padre è : Abba = babbo, papà.
  • Dio vuole che lo chiamiamo babbo, papà
  • la cosa più bella quando arrivo a casa è sentirmi chiamare papà dai miei figli; questo significa che c'è intimità tra noi
  • Quando mi devono chiedere qualcosa, non dicono: “Oh, potente e magnifico progenitore della stirpe dei Delle Monache, tu che regni sulla nostra casa e che provvedi in maniera perfetta alle nostre umane necessità, a te ricorriamo affinché tu abbia la grazia di concederci l'elargizione di pecunia acciocché noi possiamo impegnarla nell'acquisizione di supporti magnetico/digitali per la nostra console dedicandoci a attività ludico/motorie”. Molte volte parliamo così al nostro Padre Celeste.
  • Semplicemente, mi chiedono: “Papà, ci compri un gioco per la Wee?”. Dio vuole che lo chiamamo “babbo”, “papà”
  • Dio vuole che quello che ci unisca a lui non sia una religione, ma una relazione.

  • 4. E' un padre competente
  • Sa gestire i problemi che gli sottoponi
  • Niente è troppo difficile per lui

Molti pensano che bisogna “disturbare” Dio solo per i problemi “veramente grossi”, dal tumore in su, o dalla perdita del lavoro in su.
  • Niente è “troppo grande” per Dio
  • Tutto qua? Non hai qualcosa di più difficile da chiedermi?”
  • Egli è un padre competente. Luca 1:37 dice:
Poiché nulla è impossibile per Dio”
Nella nostra società, la posizione dell'uomo all'interno della famiglia si è andata via via affievolendosi; l'uomo si è disabituato a fare “l'uomo”. Non si richiede più agli uomini di prendere decisioni importanti; stiamo crescendo generazioni su generazioni di padri competenti solo su Super Mario, o Fifa 2009.
I miei figli sono attualmente nella fase “mio papà sa fare tutto”; scopriranno col tempo che il loro papà possiede abilità molto limitate.

  • Forse anche voi avete passato queste due fai nella vita
  • Non associate questa idea con Dio
  • Dio è competente, per qualsiasi cosa . Efesini 3:20 dice:
Sia gloria a Dio che, tramite la sua straordinaria potenza che agisce dentro di noi, può fare infinitamente di più di ciò che domandiamo o pensiamo. (VP)
  • Sogna il tuo sogno più grande: per Dio è nulla realizzrlo!

Domanda: hai mai dubitato che Dio possa e sappia intervenire nei problemi della tua vita? Quante volte hai pensato:
  • E' troppo difficile”
  • E' troppo grande”
  • E' impossibile”

Gli “impossibile” di ieri sono i “miracoli” di oggi: Dio è “specializzato”negli “impossibile”. Non devi usare neppure la parola impossibile quando ti rivolgi a lui, poiché Egli può qualsiasi cosa: Dio è un padre competente.
---
Poiché è un padre
  • che ha cura di noi
  • che è costante
  • che è vicino
  • che è competente
Vuole che lo chiamiamo “Abba”, babbo, papà!

Babbo nostro che sei nei cieli, sia il tuo nome separato da tutti gli altri”

Dobbiamo riverenza a un padre tale:

  • smettiamo di usare il suo nome a sproposito
  • prendi l'impegno di farlo da ora in poi: “Io m'impegno a separare il tuo nome da tutto il resto, perché sei un padre che ha cura, costante, vicino e competente”
  • Sia “santificato” il tuo nome
---
Domanda: Dio è “padre” di tutti?
Risposta: no.

  • E' creatore di tutti,
  • ama tutti,
  • e vuole che tutti facciano parte della sua famiglia
  • ma devi SCEGLIERE di farne parte
Questo è il motivo per cui Dio ha mandato Gesù, per creare un ponte tra Dio e l'uomo.
Dio ha detto: “Qui ci sono io, santo, e lì c'è l'uomo, peccatore. Ma io li amo! Io lo voglio con me, voglio faccia parte della MIA famiglia? Come posso dunque creare un ponte tra me e lui?”

In 1 Timoteo 2:5-6 sta scritto:
Come c'è un solo Dio, così esiste un solo mediatore fra Dio e gli uomini: Gesù Cristo, uomo anche lui, che ha dato la vita come prezzo di riscatto per tutti noi. (VP)
Questo è il motivo per cui possiamo essere connessi a Dio, tramite il Figlio mandato a morire in croce per me e per te.


i) Come posso far parte della famiglia di Dio, dunque? Galati 3:26:
perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.
E' solo per la fede in Gesù che entriamo a far parte della famiglia di Dio: non c'è un solo versetto nella Bibbia che dica che possa connettermi a dio
  • attraverso la religione
  • cercando di essere perfetto
  • promettendo di non peccare più
L'unico modo è attraverso Gesù

ii) Come posso conoscere di più del mio Padre Celeste?
      • Attraverso la comunità locale, la chiesa
      • frequentando la domenica e gli altri incontri
      • connettendomi a coloro che sono anche loro figli di un Padre così meraviglioso, i miei fratelli e le mie sorelle in Cristo.
---
Vorrei concludere dicendovi questo: una delle tue necessità più grandi nella tua vita è che tuo padre approvi ciò che fai; nella tua anima c'è uno spazio vuoto che non può essere riempito da null'altro che l'approvazione di tuo padre.

Forse non lo hai mai conosciuto, o forse tuo padre è stato uno dei tanti padri terreni, distante, esigente, violento, o debole. Forse tuo padre non c'è più. Ma quello spazio dentro di te c'è ancora, e aspetta di essere riempito, e non ti sentirai completo sino a che quello spazio rimarrà vuoto.

Ma c'è un Padre che ti ama costantemente, amorevolmente, che ha cura di te, che è competente per i tuoi problemi: quel Padre, il tuo Padre Celeste, può darti l'accettazione, l'approvazione, i consigli e l'apprezzamento di cu tu sei affamato o affamata.
Quel vuoto all'interno dell'anima tua ha la forma, unica e sola, di quel padre, del tuo Abba, babbo, papà Dio!

Chiudi i tuoi occhi, e prega con me, se vuoi, queste parole nella tua mente, e guidale in quel vuoto perché lo riempia.

Preghiera:

Il tuo Padre Celeste, diversamente dal tuo padre naturale, non si è mai perso neppure un minuto della tua vita, neppure uno. Egli è stato testimone di ogni parola, di ogni male, di ogni paura, di ogni peccato, di ogni dolore. Diversamente dal tuo padre umano Egli ha compreso completamente ogni tuo pensiero, persino quando te stesso stentavi a capirti. Oggi puoi volgerti a lui, ed egli non ti abbandonerà mai più. Hai lasciato che le esperienze col tuo padre terreno deformassero la visione del tuo Padre Celeste? Ora che sai la verità, sei perdonato! E' la verità che ti libera! Ti chiedo di pregare questo assieme a me...

Caro Padre, Abba, babbo, papà, voglio che tu sia il mio Padre celeste, ed io voglio essere tuo figlio o tua figlia. Grazie per aver mandato Gesù a connettermi con te e a rendermi possibile il fare parte della tua famiglia. Io credo in Gesù e credo anche in colui che l'ha mandato, te, caro papà. Da questo momento in poi io voglio riporre la mia fiducia in te solo. Grazie per le tue cure e la tua costanza. Grazie perché mi eri vicino anche quando io non sapevo tu lo fossi. E grazie per essere competente ad affrontare i problemi che avrò nella mia vita futura. IO ripongo la mia fiducia in te solo.

Vieni a riempire quello spazio vuoto nella mia anima, Abba, babbo, papà. Vieni a riempirlo per sempre.
Tutto questo lo prego nel nome santo del tuo figlio Gesù. Amen
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