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31 gennaio 2011

Io ho vinto il mondo | 31 Gennaio 2011 |


L'umanità si è da sempre affannata nella ricerca di una risposta ad una domanda cruciale dell'esistenza: "perché soffro?". Il poeta Guido Gozzano sintetizzava questa domanda due versi di una sua poesia: "A che destino ignoto / si soffre? Va dispersa / la lacrima che versa / l'umanità nel vuoto?". (Guido Gozzano - La Via del Rifugio)

Quella che vi proponiamo questa settimana è una pagina difficile, forse la più difficile per il credente: perché si soffre? Perché, se Dio é amore, c'è il male? Perchè, se lo sto obbedendo, continuo a soffrire?

Gesù, nel suo ultimo discorso prima di salire alla croce, ci spiega perché tutto questo... e ci indica anche come essere vincitori in una lotta che, di per se, semba impari.

E' Marvin Oxenham ad illustrarcelo tramite il capitolo 16 di Giovanni.

"Vi ho detto queste cose in similitudini; l'ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio. Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e vado al Padre».I suoi discepoli gli dissero: «Ecco, adesso tu parli apertamente, e non usi similitudini. Ora sappiamo che sai ogni cosa e non hai bisogno che nessuno ti interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio». Gesù rispose loro: «Adesso credete? L'ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo»." (Giovanni 16:25-33)
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23 gennaio 2011

Ciò che vedi è ciò che avrai | 23 Gennaio 2011 |

Ci eravamo lasciati l'ultima volta con una frase: “Il meglio deve ancora venire”. Avevamo visto come potevi vedere il 2011 e i prossimi 10 anni con occhi fiduciosi :
  • lasciando che Dio ti incoraggi
  • facendo esattamente quello che Dio ci chiede ti fare
  • avendo fiducia nelle promesse di Dio.
Dio non cambia, Dio ha usato sempre questo tipo di comportamento:
  • incoraggiando i suoi figli
  • chiedendo obbedienza ai suoi figli
  • promettendo benedizioni ai suoi figli
Es: Mosè, e la Terra Promessa

L'incoraggiamento:
Vi prenderò come mio popolo, sarò vostro Dio e voi conoscerete che io sono il SIGNORE, (Esodo 6:7a)

L'obbedienza
Voi metterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni e le adempirete e starete al sicuro nel paese. (Levitico 25:18)

La promessa:
“Il SIGNORE disse a Mosè... 'Vi farò entrare nel paese che giurai di dare ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe. Io ve lo darò in possesso; io sono il SIGNORE' "(Esodo 6:1, 8)

Contesto: il popolo di Dio è arrivato alla Terra Promessa. Durante il viaggio Dio li ha guidati, nutriti e fatti consapevoli della sua presenza in centinaia di occasioni (Mar Rosso, manna, quaglie, tavole delle legge ecc.). Mosè manda 12 esploratori a vedere com'è questa terra che ha dato loro il Signore.

La meta vicina:
Mosè dunque li mandò a esplorare il paese di Canaan, e disse loro: "Andate su di qua per il mezzogiorno; poi salirete sui monti e vedrete che paese è, che popolo lo abita, se è forte o debole, se è poco o molto numeroso; come è il paese che abita, se è buono o cattivo, e come sono le città dove abita, se sono degli accampamenti o dei luoghi fortificati; e come è il terreno, se è grasso o magro, se vi sono alberi o no. Abbiate coraggio e portate dei frutti del paese. ... Dopo quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese e andarono a trovare Mosè e Aaronne e tutta la comunità dei figli d'Israele nel deserto di Paran, a Cades: riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese. (Numeri 13:17-20, 25-26)

Ci furono due tipi di rapporto:
  • uno maggioritario: 10 esploratori dissero “nun è cosa
  • uno minoritario: 2 esploratori dissero “se po' fa”.
Cosa accade quando guardo al mio futuro con gli occhi della paura?

1. Divento stressato dalle informazioni contrastanti

Fecero il loro racconto, e dissero: "Noi arrivammo nel paese dove tu ci mandasti, ed è davvero un paese dove scorre il latte e il miele, ed ecco alcuni suoi frutti. PERO', il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e grandissime, e vi abbiamo ANCHE VISTO dei figli di Anac.
(Numeri 13:27-28)

Aspetti positivi:
  • scorre latte e miele, frutta gigante
Aspetti negativi:
  • popolo potente, città fortificate e grandissime, popolazione di giganti!
Se guardiamo con gli occhi della paura, vedremo solo gli aspetti negativi

Il complesso di Scooby Doo

Se sentiamo un rumore di notte in casa:
  • occhi della fede: è caduto qualcosa, è il gatto del vicino sul terrazzo
  • occhi della paura: ci sono i ladri/assassini in casa!
Se guardiamo con gli occhi della fede ci ricordiamo le promesse di Dio e valutiamo più grandi gli aspetti positivi.

2. Sviluppo una mentalità perdente

Gli Amalechiti abitano la parte meridionale del paese; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorei, la regione montuosa; e i Cananei abitano presso il mare e lungo il Giordano". (Numeri 13:29)

Il complesso di Calimero:
  • io sono il più debole, non ho sufficiente forza, non ce la farò
  • non provo nemmeno
"Tutti ce l'hanno con me perché sono piccolo e nero... è un'ingiustizia però".

SE guardiamo con gli occhi della fede, ricordiamo che abbiamo “sconfitto gli Egiziani”

3. Faccio si che si avverino le mie profezie di sconfitta

Ma gli uomini che vi erano andati con lui, dissero: "Noi non siamo capaci di salire contro questo popolo, perché è più forte di noi". (Numeri 13:31)

Il complesso di Willy Coyote
  • lui è più forte di me, non è mai capitato che l'abbia battuto
  • mi batterà anche stavolta
Se guardiamo con gli occhi della fede aspettiamo si avverino le profezie di Dio.

4. Influenzo gli altri con la mia negatività

E screditarono presso i figli d'Israele il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo vista, è gente di alta statura; (Numeri 13:32)

Il complesso di Ih-Oh
  • non penso nessuno ne sia capace e ne sono depresso
  • neanche tu dovresti sentirti capace: sentiti depresso assieme a me!
Se guardiamo con gli occhi della fede vediamo che “io posso ogni cosa in colui che mi fortifica” (Filippesi 4:13)

5. Mi vedo inadeguato per le mie sfide

E screditarono presso i figli d'Israele il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo vista, è gente di alta statura; e vi abbiamo visto i giganti, figli di Anac, della razza dei giganti. Di fronte a loro ci pareva di essere cavallette; e tali sembravamo a loro". (Numeri 13:32-33)

Il complesso di Shaggy
  • io non penso di esserne capace
  • sono un fallito
Se guardiamo con gli occhi della fede, vediamo che siamo “più che vincitori in Gesù” (Romani 8:37 paraf.)

6. Mi sento un miserabile

Allora tutta la comunità gridò di sgomento e alzò la voce; e il popolo pianse tutta quella notte. Tutti i figli d'Israele mormorarono contro Mosè e contro Aaronne, e tutta la comunità disse loro: "Fossimo pur morti nel paese d'Egitto! O fossimo pur morti in questo deserto! (Numeri 14:1-2)

Il complesso di Squiddy
  • piango su me stesso
  • accuso gli altri di ciò che mi accade
  • penso che le mia azioni passate sono state un errore
SE guardiamo con gli occhi della fede vediamo che “abbiamo TUTTO, PIENAMENTE in Gesù” (Colossesi 2:10 paraf.)

Gli effetti degli occhi della paura

1.Scoraggiamento

Là le nostre mogli e i nostri bambini diventeranno preda del nemico. (Numeri 14:3)

2. Disobbedienza

E si dissero l'un l'altro: "Nominiamoci un capo" (Numeri 14:4a)

3. Cattive decisioni

Torniamo in Egitto!" (Numeri 14:4b)

Le conseguenze

Tutti gli uomini che hanno visto la mia gloria e i miracoli che ho fatto in Egitto e nel deserto, quelli che mi hanno tentato già dieci volte e non hanno ubbidito alla mia voce, certo non vedranno il paese che promisi con giuramento ai loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; (Numeri 14:22-23)

L'antitodo

Impara a guardare con fede!

Caleb calmò il popolo che mormorava contro Mosè, e disse: "Saliamo subito e conquistiamo il paese, perché possiamo certamente farlo". (Numeri 13:30 ND)
  • Io sconfiggo le mie paure attraverso il movimento!
  • Muoviti contro le tue paure
  • Credi di poter avere ciò che Dio ti ha promesso
Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?» (Giovanni 11:40)

Smettila di nutrire le tue paure!

Come avere gli occhi della fede?
3 passi

1. Invito Gesù in ogni stanza della mia vita

Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». (Giovanni 3:3)

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. (2 Corinzi 5:17)

Quali “stanze” non hai ancora rinnovato nella “casa dello Spirito Santo” che è il tuo corpo?
Quale deve essere ancora “rinnovata? La sala da pranzo, la camera da letto, lo studio, il ripostiglio?

Per guardare con gli occhi della fede devo SAPERE che Gesù può cambiare OGNI stanza... ma sono IO che devo aprire la porta!

Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. (Apocalisse 3:20)

2. Faccio il mio primo passo di fede col battesimo o mi ricordo della potenza del battesimo

Infatti nel battesimo siete stati sepolti con lui per poi risorgere con lui per mezzo della fede nella potenza di Dio, che ha operato nel risuscitarlo dalla morte. (Colossesi 2:12)

3. Faccio tutto quello che Dio mi dice di fare.

Giosuè ... e Caleb.... dissero al popolo: "Il territorio percorso in lungo e in largo durante la nostra esplorazione è davvero una bella terra. È una terra dove scorre latte e miele. Basta che il Signore sia a noi favorevole: ci condurrà in essa e ce la darà in possesso. Non ribellatevi al Signore! Non dovete aver paura degli abitanti di quel territorio: li mangeremo vivi! Gli dèi che li proteggono, li hanno abbandonati; invece il Signore è con noi. Non devono farvi paura!". (Numeri 14:6-9 TILC)

Conlusione

Con quali occhi vuoi guardare l'anno che viene, e il decennio che viene? Con quelli della paura, o con quelli della fede?

Per sconfiggere la paura, devi fare un passo di fede verso la direzione dove Dio ti sta spronando di andare. Per fare questo devi smetterla di ascoltare i tuoi sentimenti, di guardare alle difficoltà attraverso gli occhi della paura, e iniziare a vivere per fede.

La fede è movimento; farai quei passi? Inviterai Gesù in OGNI stanza, prenderai il battesimo sul serio e, infine, farai tutto quello che Dio ti dice di fare?

Non aspettare domani: fallo oggi. Dei 12 esploratori, solo Caleb e Giosuè guardarono la Terra Promessa con gli occhi della fede.

Dei 12 esploratori, solo Caleb e Giosuè vi entrarono.
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16 gennaio 2011

Dio, fa si che valga la pena! | 16 Gennaio 2011 |

Ti sei mai chiesto, quando stai soffrendo "ma ne vale la pena?"
E hai mai pregato nella sofferenza "Dio, fa si che ne valga la pena?". Hai mai "benedetto" Dio per le pene che ti aiuta ad affrontare? Ma, soprattutto, quanto è grande la tua pena, rispetto a quella che altri credenti provano nel mondo?

Michele Carlson ci parla della nostra pena, e di quella che molti altri fratelli della chiesa perseguitata provano ora nel mondo. E ci illustra cosa possiamo fare per loro.
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"Carissimi, non vi stupite per l'incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Se siete insultati per il nome di Cristo, beati voi! Perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su di voi. Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida, o ladro, o malfattore, o perché si immischia nei fatti altrui; ma se uno soffre come cristiano, non se ne vergogni, anzi glorifichi Dio, portando questo nome. (1 Pietro 4:12-16)

"Sono Ebrei? Lo sono anch'io. Sono Israeliti? Lo sono anch'io. Sono discendenza d'Abraamo? Lo sono anch'io. Sono servitori di Cristo? Io (parlo come uno fuori di sé), lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte. Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini. Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli; in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità. Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese. Chi è debole senza che io mi senta debole con lui? Chi è scandalizzato senza che io frema per lui?" (2 Corinzi 11:22-29)


"Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato, tra i quali Figello ed Ermogene. Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, perché egli mi ha molte volte confortato e non si è vergognato della mia catena; anzi, quando è venuto a Roma, mi ha cercato con premura e mi ha trovato. Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di lui in quel giorno. Tu sai pure molto bene quanti servizi mi abbia reso a Efeso." (2 Timoteo 1:15-18)

"Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno." (Romani 8:28)
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09 gennaio 2011

Il meglio deve ancora venire | 9 Gennaio 2011 |



La scorsa settimana abbiamo parlato di come possiamo far si che i macigni, le cose brutte che ci sono capitate nel 2010 possano diventare trampolini di lancio per la nostra vita nel 2011., mantenendo lo sguardo concentrato sull'obiettivo a lungo termine, il Regno di Dio.

Come hai iniziato il 2011? Sei più incoraggiato o più scoraggiato? Cosa ti aspetti?

Ma, soprattutto, mi crederesti se ti dicessi che stai per iniziare il decennio più bello della tua vita?

Il Signore vuole benedire la tua vita nei prossimi anni, così come vuole benedire la vita delle migliaia di persone che ancora non lo conoscono; c'è molto da fare.

"La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse". (Matteo 9:37-38)

Tu sei il suo operaio.. che tipo di operaio sarai nei prossimi dieci anni? Un operaio coraggioso... o scoraggiato?

  • Etimologia di “scoraggiamento”: Latino: “sine coraticum”= senza il cuore.

Cosa è lo scoraggiamento per il mondo?

  • È uno stato d'animo, un sentimento, un qualcosa legato alla parte emotiva di noi (il “cuore”).
  • Mi sento scoraggiato, non posso farci niente, è la parte irrazionale di me!
Nella cultura ebraica il cuore è la sede del pensiero, del

  • Essere “sine coratium”, scoraggiato, pertanto significa essere “senza il pensiero”.
  • Sono scoraggiato, ma posso farci molto: posso ritornare a far funzionare il cervello.
Lo scoraggiamento, come il suo opposto, il coraggio, sono una funzione della volontà, e non è qualcosa di ineluttabile, contro cui non si può fare nulla.

“In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo. (2 Corinzi 10:3-5)

Come posso “far prigioniero OGNI pensiero? Romani 12:2 dice “non conformatevi a questo mondo ma siate trasformati attraversi il rinnovamento della vostra mente”

1) Lascia che Dio ti incoraggi

Se sei stato scoraggiato qualche volta, sei in buona compagnia: gran parte dei personaggi chiave nella Bibbia lo sono stati! E hanno avuto bisogno che il Signore li incoraggiasse:

Es: Giosuè.

Solo Caleb e Giosuè avevano creduto di poter connquistare la terra promessa.

Era “coraggioso”. Ma, nonostante questo, Dio gli dice queste parole:

“Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. Solo sii molto forte e coraggioso .... Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai". (Giosuè 1:6-7a,9)

Secondo voi, dopo una parola così, Giosuè poteva scoraggiarsi? No? E invece si!

  • Giosuè vuole conquistare Ai
  • Manda tremila uomini, ma viene sconfitto
  • Cosa fa? Si scoraggia!

“Giosuè disse: "Ahi, Signore DIO, perché hai fatto attraversare il Giordano a questo popolo, per darci in mano agli Amorei e farci perire? Oh, ci fossimo pur accontentati di rimanere di là dal Giordano! Ahimè, Signore, che dovrò dire, ora che Israele ha voltato le spalle ai suoi nemici? I Cananei e tutti gli abitanti del paese lo verranno a sapere, ci accerchieranno e faranno sparire il nostro nome dalla terra; e tu che farai per il tuo gran nome?"” (Giosuè 7:7-9)

2) Fai esattamente quello che Dio ti chiede di fare

Dio aveva detto questo a Giosuè:

“...abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. (Giosuè 1:7b)

Cosa era successo? Perché allora avevano “perso” una battaglia”

“Ma i figli d'Israele commisero un'infedeltà circa l'interdetto; poiché Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerac, della tribù di Giuda, prese dell'interdetto, e l'ira del SIGNORE s'accese contro i figli d'Israele. (Giosue 7:1)

“Il SIGNORE disse a Giosuè: "Àlzati! Perché te ne stai così prostrato con la faccia a terra? Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto che avevo loro comandato d'osservare; hanno perfino preso dell'interdetto, lo hanno rubato, hanno mentito, e lo hanno messo fra i loro oggetti. Perciò i figli d'Israele non potranno resistere ai loro nemici e volteranno le spalle davanti a loro, perché son diventati essi stessi interdetto. Io non sarò più con voi, se non distruggete l'interdetto in mezzo a voi. (Giosuè 7:10-12)

Se vuoi che gli incoraggiamenti di Dio portino frutto, devi fare ESATTAMENTE quello che ti chiede di fare.

Devi mettere in pratica TUTTA la legge, non la parte che più si “addice” alla tua personalità.

Questo significa molte cose:
  • pagare le tasse, non passare col rosso, dire SEMPRE la verità, essere coniugi fedeli, ecc.
  • Se hai qualche “conto aperto” col Signore” (azioni verso lui o verso altri) vedi di metterlo in paro al più presto, così che il Signore possa confortarti e benedirti di nuovo come fece con Giosuè.

“Poi il SIGNORE disse a Giosuè: "Non temere, e non ti sgomentare! Prendi con te tutta la gente di guerra, àlzati e sali contro Ai. Guarda, io do in tua mano il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo paese (Giosuè 8:1)

3) Abbi piena fiducia nelle promesse di Dio

“Di tutte le buone parole che il SIGNORE aveva dette alla casa d'Israele non una cadde a terra: tutte si compirono.” (Giosuè 21:45)

Gesù ha detto: più volte :"Va' e ti sia fatto come hai creduto" (Matteo 8:13, 15:28, ecc).

Cosa ti aspetti dal 2011 e dagli anni a venire? Se ti aspetti molto, Dio potrà fare molto, se ti aspetti poco, Dio potrà fare poco, se non ti aspetti nulla Dio non potrà fare nulla!

Ricorda che la fiducia (e la sfiducia!) non sono sentimenti, ma una funzione della volontà..

Tre strumenti per far funzionare il coraggio

Cosa c'è da fare per rendere “prigioniero ogni pensiero”?

1) Ascolta la voce di Dio quotidianamente

“Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.” (Giosuè 1:8)

Dio parla attraverso i sogni, attraverso gli insegnati, attraverso le ispirazioni, ma SOPRATTUTTO attraverso la sia Parola, la Bibbia. SE vuoi che Dio ti parli per incoraggiarti, non puoi fare a meno di leggere tutti i giorni. (Es. vetro insonorizzato).

2) Metti in pratica le leggi di Dio

Come? Ce lo spiega Paolo:

“Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.” (Romani 13:8)

“Gesù gli disse: ""Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti".
(Matteo 22:37-40)

“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:19-20)

Cosa significa questo?

  • Significa mettere al primo posto nella nostra vita l'opera del Signore, far ruotare la nostra vita attorno alla sua oprea, non attorno al resto (famiglia, lavoro, amicizie, ecc):
  • significa scegliere strategicamente le mie attività in modo che Gesù sia la mia attività principale, non il resto;
  • significa ...

3) Pensa strategicamente

Non avere paura di prendere decisioni che apparentemente sembrano illogiche, confidando in Gesù che ha detto:

“Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.” (Matteo 6:33)

Come hai iniziato il 2011? Sei più incoraggiato o più scoraggiato? Cosa ti aspetti?

Ma, soprattutto, mi crederesti se ti dicessi che stai per iniziare il decennio più bello della tua vita?

Lascia che Dio ti incoraggi, fai esattamente quello che Lui ti chiede di fare, ed abbi piena fiducia nelle sue promesse.

Le migliori cose nella tua vita debbono ancora venire!
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02 gennaio 2011

Occhi fissi sull'obbiettivo | 2 Gennaio 2011 |


Cosa ci portiamo nel nuovo anno? Quali saranno le cose che porteremo e quali saranno quelle che lasceremo indietro? E, soprattutto, quali di quelle serviranno di più nell'anno che viene?
---
Cos'è successo nella nostra piccola chiesa ne l 2010?

I numeri di cosa è successo nella nostra chiesa e tramite la nostra chiesa durante il 2010:
  • 9 persone hanno accettato il Signore tramite la testimonianza e le preghiere di questa chiesa
  • 2 persone sono state battezzate
  • 2 persone hanno chiesto il battesimo
  • 2 persone hanno chiesto di divenire membri della nostra chiesa
  • 7 persone hanno completato la lettura della Bibbia in 1 anno
  • 3 ragazzi del gruppo giovani hanno completato la lettura dei Vangeli in 1 anno
  • siamo stati parte dell'organizzazione della prima conferenza in Italia di Chiesa Condotta da Propositi dove hanno partecipato 38 pastori da tutte le parti di Italia.
  • Personalmente sono stato invitato a partecipare ad un training negli Stati Uniti assieme a altri trenta pastori da tutto il mondo.
  • abbiamo raccolto quasi 2000 Euro per le missioni
  • abbiamo pregato per una coppia missionaria che si è trasferita in Zimbabwe.

Forse ricorderete la storia dei minatori intrappolati in Cile; non so se avete saputo la storia di un certo Edison Pena.

Edison è stato il minatore che ha tenuto alto lo spirito di tutti gli altri minatori cantando loro le canzoni di Elvis Presley. E durante i suoi 69 giorni di prigionia sottoterra, Edison correva ogni giorno circa 10 km all'interno delle gallerie.

Una volta uscito ha confessato questo ai giornali: “ Correvo per dimenticare che era in trappola. Era come se ci fossero due persone in me: la persona debole che avrebbe voluto semplicemente mollare, è la persona che aveva deciso di essere forte, di correre e di sopravvivere. Alla fine, ho scelto quella che voleva vivere.”

qualche mese dopo la sua uscita dalla miniera, Edison si è scritto alla maratona di New York; in pochi credevano che ce l'avrebbe fatta a completarla. Ed invece ha corso questa maratona in meno di sei ore!

Forse noi come chiesa non dobbiamo correre la maratona di New York, ma abbiamo davanti a noi nel 2011 traguardi molto più importanti di quelli di Edison!

Ciascuno di noi può benedire il Signore per quello che abbiamo ricevuto nell'anno passato, ma molti di noi si trovano ad aver colpito un masso, un problema grande della nostra vita durante l'anno che è passato.

Cosa dobbiamo fare, dunque, di quel masso che abbiamo colpito durante il 2010? Dobbiamo portarlo nel 2011, oppure dobbiamo accendere il nostro martello pneumatico per demolirlo?

La storia di Edison ci da un'importante suggerimento; Edison non si è trascinato fuori dalla sua prigione sotterranea il masso, e non ha neppure cercato di distruggerlo all'interno della miniera.
Ma, una volta fuori, lo ha usato come strumento per fare qualcosa di nuovo, per fare progressi, usandolo come trampolino di lancio piuttosto che come un ricordo ingombrante.

Noi non facciamo progressi senza problemi; non è così che accade normalmente. Non possiamo raggiungere i nostri obiettivi semplicemente evitando le buche della strada che stiamo percorrendo. La chiave invece sta nel superare l'ostacolo, rendendo spinta tramite esso, gli occhi fissati sul nostro obiettivo, non importa cosa si frapponga tra noi ed esso.

Mosé aveva capito questo; una volta lasciato l'Egitto, avrebbe facilmente essere caduto nello scoraggiamento! C'era il faraone che lo inseguiva non aveva piani come dar da mangiare o dare riparo al suo popolo nel deserto, e stava guidando un gruppo di 2 milioni di persone per una scampagnata nel deserto. E tu pensi che il tuo macigno sia grande! Nonostante questo Mosé ha mantenuto lo sguardo fisso sul traguardo.

Ebrei 11 27 dice questo:

”Per fede abbandonò l'Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile.” (Ebrei 11:27)

Mosè aveva il suo guardo fisso sulla fede; i suoi occhi erano concentrati sul traguardo, qualsiasi cosa accadesse.

Naturalmente miglior esempio di costanza che possiamo trovare nella Bibbia è quello di Gesù: infatti in ebrei 12:2 è detto questo:

"Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. (Ebrei 12:2b)

Quando il dolore della croce troppo grande, egli fissò costantemente i suoi occhi sul premio. Egli fissò costantemente i tuoi occhi, e la tua necessità di essere salvato; non si tirò indietro, non gli apparve troppo difficile il cammino, ma andò sino in fondo, compì tutta quanta la maratona per arrivare a tagliare il traguardo e donarti la salvezza.

I propositi di Dio per la tua vita sono sempre molto più grandi dei problemi della tua vita. Ed i problemi che stai affrontando proprio in questo momento, nella tua vita sia nel mondo che in chiesa hanno una ricaduta eterna. È un beneficio a lunga gittata. Se tu li guardi come problemi a breve gittata rischi di essere scoraggiato, così come se Gesù avesse scelto di sentire il male dei chiodi sulla croce sarebbe stato scoraggiato.

Ma se tu li guardi per il beneficio a lunga gittata che hanno, allora scoprirai i propositi di Dio, e non essere scoraggiato:

I problemi sono sempre usati da Dio perché tu volga lo sguardo su di Lui!

Ogni anno, durante i primi giorni, mi capita di riguardare indietro agli eventi trascorsi durante l’anno vecchio per una sorta di "bilancio". Eventi lieti, come pure tristi, vittorie e sconfitte si affollano nella mente in ordine casuale, e la valutazione varia spesso a seconda del numero di eventi lieti o tristi che la memoria torna a far rivivere.

Immancabilmente ogni anno entrano a far parte di questo bilancio numerose "tempeste"; periodi in cui tutto sembrava contro di me, in cui mi sono sentito solo ed indifeso. E, a distanza di mesi, scopro sovente il modo in cui il mio Padre Celeste mi ha tratto fuori dalla tempesta.

Ma lo scopro solo allora; quando ero "nella" tempesta ero troppo occupato a preoccuparmi di governare la barca per venirne fuori, o troppo preoccupato di quello che mi sarebbe accaduto, e quasi sempre scoraggiato perché non vedevo traccia di risposta alle mie preghiere. Così come il bimbo del racconto, vedevo i ciottoli cadere a breve distanza dalla mia malferma barchetta, attendendo quello che l’avrebbe affondata.

Il mio desiderio come vostro pastore, per quest'anno, e che possiate rimanere concentrati sull'obiettivo, sui traguardi, e vedere i problemi dell'anno passato con un trampolino di lancio per le benedizioni future.

Ogni alba, ogni domenica, ogni anno nuovo ci rammenta che Dio è in controllo, che sta lavorando e non si è dimenticato!

Fissa lo sguardo su di lui, così come fa il profeta Isaia:

“Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.” (Isaia 43:18-19)

La mia preghiera come vostro pastore per ciascuno di voi è la medesima che fa Paolo 1 2 Tessalonicesi:

“Ed è anche a quel fine che preghiamo continuamente per voi, affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l'opera della vostra fede, in modo che il nome del nostro Signore Gesù sia glorificato in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e Signore Gesù Cristo.” (2 Tessalonicesi 1:11-12)
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