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02 novembre 2014

Sette passi per parlare con Dio - 1: ”Chiamalo Padre” | 2 Novembre 2014 |

Come posso vivere una vita lontano dagli stress e dalle preoccupazioni? Gesù ha una ricetta precisa: parlane a tuo Padre! Ed inizia a chiamarlo "papà"!

Attraverso il "Padre Nostro" Gesù traccia i sette passi che mi portano a parlare con Dio ed a ricevere il suo aiuto.
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Il tema principale che stiamo affrontando quest'anno nella nostra comunità è la preghiera: abbiamo iniziato a marzo con la campagna “40 Giorni nella preghiera” abbiamo proseguito per tutta l'estate con le passeggiate di preghiera.

Gesù stesso vuole che preghiamo, ha sempre esortato i suoi discepoli e coloro che lo seguivano a rivolgersi direttamente al Padre, ma non ha mai indicato le esatte parole che avrebbero dovuto dire...

Mai... tranne una volta, su richiesta esplicita di un suo discepolo.

“Gesú era stato in disparte a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». (Luca 11:1)

Gesù risponde con la “preghiera perfetta”:

“Voi dunque pregate cosi” (Matteo 6:9)

Il "Padre Nostro" contiene la soluzione ai maggiori problemi della vita di ciascuno. Sono sette passi per avvicinarsi al Padre e per allontanare lo stress e le paure della vita.

1. “Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome”:  
Chiamalo Padre, capisci chi è lui.
2. “Venga il tuo regno sia fatta la tua volontà anche in terra come fatta in cielo”: 
Arrenditi al Padre, capisci quale è lo scopo della tua vita.
3. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”:
Dipendi dal Padre, capisci che è lui in controllo.
4. “Rimettici i nostri debiti”: 
Lasciati rendere puro dal Padre , abbandona i tuoi sensi di colpa.
5. “Come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori: 
Lascia al Padre il tuo passato , vivi nel presente.
6. “E non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno”:
Lascia che il Padre ti  renda libero, non cercare di controllare ciò che non puoi nella tua vita.
7. “Perché a te appartengono la gloria, il regno e la potenza in eterno”:
Vivi nel Regno del Padre, lui ha un progetto per te.

1. “Padre Nostro”

Nell'intero AT Dio è stato chiamato centinaia di volte con diciotto nomi differenti, solo 6 volte “padre”. Nel Nuovo Testamento viene chiamato 245 volte Padre di cui 150 volte da Gesù!!! Non sapremmo che Dio è “padre” se non fosse stato per Gesù.

Gesù afferma che Dio non è un giudice , non è un poliziotto , non è una forza (altrimenti ci saluteremmo dicendo “che la forza sia con te” invece che “Dio ti benedica”!) ma una persona!  Posso avere un rapporto con lui, posso parlargli, posso confidarmi, posso sedere sulle sue ginocchia, posso ridere con lui, posso piangere abbracciandolo quando sono triste.

Cosa pensi quando senti la parola “padre”?

Per molti la parola “padre” è un termine negativo. Porta alla memoria ricordi dolorosi: “Aspetta che torni a casa tuo padre e vedrai quante ne prendi”!

I padri terreni possono trasformare la casa in una sorta di Inferno terreno.

Se abbiamo avuto un padre irragionevole, pensiamo che ciò che Dio  sia irragionevole,  non proviamo neppure a fare ciò che ci chiede.

Se abbiamo avuto un padre di cui non ci potevamo fidare, allora penseremo che non ci possiamo fidare di Dio, non ci affideremo quasi mai a lui.

Se abbiamo avuto un padre indifferente, che “era lì ma non c'era”, penseremo la stessa cosa di Dio:
Si, esiste, ma non mi riguarda, non ha a che fare con la mia vita. Non voglio disturbarlo perché mi ricordo come diventava mio padre quando lo disturbavo.”

Se abbiamo avuto un padre esigente, penseremo che, qualsiasi cosa facciamo, Dio non sarà mai soddisfatto di noi, vivremo più per compiacerlo che per goderlo.

Se abbiamo avuto un padre difficile, pensando a Dio come padre saremo portati a dire: “No grazie, non mi interessa un padre così”.

La realtà della nostra società è quella di avere padri sempre meno presenti,  sempre più un problema, piuttosto che un aiuto.  Non stupiamoci che non capiamo più che Dio è nostro padre

Es. Libro “The faith of the Fatherless”: la cosa che accomunava tre grandi atei, Sigmund Freud, Bertand Russel e Karl Marx era l'odio per i loro padri: morti, distanti o esigenti.

Che tipo di padre è Dio?

La Bibbia ci indica 4 caratteristiche di Dio:

1) E' un padre che ha cura

Ti ama più di quanto tu possa immaginare; non puoi capire il suo amore:  è come se una formica volesse capire un uomo.

Amore è una parola che noi abusiamo:  amo la pasta,  amo mia moglie,  ma l'AMORE di Dio è tutt'altra cosa!

“Come un padre ha amore per i suoi figli, così il Signore ha amore per coloro che lo onorano” (Salmo 103:13)

Vi ricordate la storia della tempesta sul lago? Gesù era nella barca, pescatori professionisti sono spaventati a morte. Vanno da Gesù per chiedergli una delle domande più importanti nella vita (nota: se hai Gesù nella tua barca, non affonderà): “Maestro, non t'importa...  che noi moriamo?”

Quante volte abbiamo domandato la stessa cosa? “Non t'importa? Hai visto le mie analisi? Non t'importa? Hai visto il mio matrimonio? Non t'importa? Hai visto i soldi che abbiamo? Non t'importa?...”

La risposta è “SI, m'importa!” GLI importa più di quanto importi a te.  SA più di te cosa ti aiuterebbe meglio.  Lo sa, e gli importa di te!

“Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.” (1 Pietro 5:7)


Gettando” nell'originale è un verbo che si usava per mettere i sacchi sopra un carro. L'unico “sforzo” è quello di buttare il “sacco” sul carro di Dio Non dobbiamo “lanciare” qualcosa lontano. Dobbiamo solo “lasciarlo cadere” all'interno del carro.: 0% di sforzo: fa tutto la gravità.

L'unica cosa che dobbiamo fare è rilassare i nostri muscoli e lasciarlo cadere all'interno del carro di Dio. Per imparare quanto Dio si curi di noi, dobbiamo imparare a rilassarci. Dobbiamo smettere di preoccuparci.

Pietro dice “ogni vostra preoccupazione”. Ha cura delle mie bollette? Si  Ha cura del mio reddito? Si.  Della mia salute? Si.  Delle mie indigestioni? Si.

Non c'è nulla di ciò che mi accade che non gli interessi. Ho un padre che è consapevole di chi sono e che ha cura di me e di ciò che mi accade. La Bibbia dice che Egli conosce persino il numero dei miei capelli.

“Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" ... ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.”  (Matteo 6:31-32)

Chi è padre sa che non vogliamo che i nostri figli si preoccupino di cosa mangiare o vestire. Se io che sono un padre  imperfetto, peccatore e a volte egoista, so provvedere a queste cose, quanto più un padre perfetto, santo, e che ha cura saprà provvedere ai miei bisogni?

Tutte le volte che incominciamo a dubitare dell'amore di Dio, si accende una spia rossa: si chiama “preoccupazione”.

La preoccupazione dimostra che ho dimenticato quanto Dio mi ami  e che ha cura di me.

2) E' un padre costante

“Tutte le cose buone e perfette che ci sono state regalate vengono dal Padre di luce che è senza ombra e coerente nelle sue azioni.” (Giacomo 1:17 PV)

Ogni cosa buona nella nostra vita ( la stessa vita!) è un dono del Padre non ci sono ombre in lui: è un padre costante e coerente.

I padri umani sono spesso imprevedibili: Dio no! Non si sveglia mai di malumore, dicendo ”Chi posso fulminare oggi?” Non è lunatico, non è incostante; posso fidarmi che si comporterà sempre nello stesso modo nei miei confronti

“Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare sé stesso (2  Timoteo 2:13)

Tutto nel mondo cambia rapidamente:  In un mondo che cambia così rapidamente, sentiamo il bisogno di qualcosa che duri a cui aggrapparci.

C'è un solo problema: niente e nessuna cosa dura. Il benessere, la salute, il lavoro, l'economia, le nazioni. Il conto in banca, le amicizie, i partiti.

C'è un'unica cosa che non cambierà:  Dio!  Il nostro Padre Celeste il quale è amorevole, costante e ha cura di noi;

“Dio infatti non ritira i doni che ha fatto, e non muta parere verso quelli che ha chiamato.(Romani 11:29 TILC)

Nelle “religioni” l'uomo deve “accontentare” un dio bizzoso. Il Cristianesimo NON è una religione, ma un rapporto con una persona, con Dio, il quale è COSTANTE.

"Poiché io, il SIGNORE, non cambio” (Malachia 3:6)

Tutto cambia, ma non Dio.  Se promette qualcosa, è fedele a se stesso e non torna indietro.

Una delle più grandi cause di rancore dei figli verso i padre, sono le promesse non mantenute: “Ma papà, l'avevi promesso!”. Dio no è così. Dio è un padre che è costante.

3) E' un padre vicino

“Dio ha fatto questo perché gli uomini lo cerchino e si sforzino di trovarlo...anche se in realtà egli non è lontano da ciascuno di noi.” ( Atti 17: 27 PV)

Non è aldilà della più remota galassia ma è qui, ora.

Molti sono cresciuti con un padre “in absentia”; magari un grande padre, ma che non era lì, o che anche quando era lì era troppo occupato da altro; e talvolta pensiamo che anche Dio sia un grande dio, ma sentiamo che non è presente.

La reazione più comune di un figlio con un padre assente, è cercare di “guadagnarci” l'amore di lui: “Guarda cosa ho fatto per te! Sei contento?”

Così come abbiamo fatto con i nostri padri assenti, proviamo a “guadagnarci” l'amore di Dio, sperando di portalo vicino a noi: andiamo in chiesa, memorizziamo versetti, preghiamo e leggiamo la Bibbia...ma tutto per il motivo sbagliato!

Dio non è mai troppo occupato per stare assieme a me

“Il SIGNORE è vicino a tutti quelli che lo invocano” (Salmo 145:18)

Non ti dirà mai “ancora tu? Trova qualcun altro da importunare!”

Dio ama provvedere ai miei bisogni

Non lo fa perché “deve”, ma perché ti ama.

“Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Matteo 7:11)

Dio comprende i miei dolori

“Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito” (Salmo 34:18)

Dio non è un padre distante, ma è un padre vicino.

La parola che Gesù usa per padre è : Abba = babbo, papà. Dio vuole che lo chiamiamo babbo, papà
la cosa più bella quando arrivo a casa è sentirmi chiamare papà dai miei figli; questo significa che c'è intimità tra noi

Quando mi devono chiedere qualcosa, non dicono: “Oh, potente e magnifico progenitore della stirpe dei Delle Monache, tu che regni sulla nostra casa e che provvedi in maniera perfetta alle nostre umane necessità, a te ricorriamo affinché tu abbia la grazia di concederci l'elargizione di pecunia acciocché noi possiamo impegnarla nell'acquisizione di prodotti elettronico cibernetici atti all'elaborazione di dati”.

Molte volte parliamo così al nostro Padre Celeste. Semplicemente, mi chiedono: “Papà, vorremo comperare un nuovo PC. Ci dai una mano?”.

Dio vuole che lo chiamiamo “babbo”, “papà”. Dio vuole che quello che ci unisca a lui non sia una religione, ma una relazione.

4) E' un padre competente

Sa gestire i problemi che gli sottoponi. Niente è troppo difficile per lui.

Molti pensano che bisogna “disturbare” Dio solo per i problemi “veramente grossi”, dal tumore in su, o dalla perdita del lavoro in su.

Niente è “troppo grande” per Dio: “Tutto qua? Non hai qualcosa di più difficile da chiedermi?”

“Poiché nulla è impossibile per Dio” (Luca 1:37)

Un tempo i padri erano competenti in molte cose; ora sono competenti solo su Super Mario Bros, o Fifa 2014.

I miei figli hanno passato la  fase “mio papà sa fare tutto”; oramai sanno che che il loro papà possiede abilità molto limitate.

Forse anche voi avete passato queste due fasi nella vita. Non associate questa idea con Dio; Dio è competente, per qualsiasi cosa .

“Sia gloria a Dio che, tramite la sua straordinaria potenza che agisce dentro di noi, può fare infinitamente di più di ciò che domandiamo o pensiamo.” ( Efesini 3:20 PV)

Sogna il tuo sogno più grande: per Dio è nulla realizzarlo! Dio è “specializzato”negli “impossibile”.

Domanda: Dio è “padre” di tutti? Risposta: no!

E' creatore di tutti, ama tutti, e vuole che tutti facciano parte della sua famiglia ma devi SCEGLIERE di farne parte.

Questo è il motivo per cui Dio ha mandato Gesù, per creare un ponte tra Dio e l'uomo.

Dio ha detto: “Qui ci sono io, santo, e lì c'è l'uomo, peccatore. Ma io li amo! Io lo voglio con me, voglio faccia parte della MIA famiglia? Come posso dunque creare un ponte tra me e lui?”

“Come c'è un solo Dio, così esiste un solo mediatore fra Dio e gli uomini: Gesù Cristo, uomo anche lui, che ha dato la vita come prezzo di riscatto per tutti noi.” ( 1 Timoteo 2:5-6 PV)

Questo è il motivo per cui possiamo parlare a Dio, tramite il Figlio mandato a morire in croce per me e per te.

Come posso far parte della famiglia di Dio?

“Perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.” Galati 3:26

E' solo per la fede in Gesù che entriamo a far parte della famiglia di Dio: non c'è un solo versetto nella Bibbia che dica che possa connettermi a dio attraverso la religione, cercando di essere perfetto, promettendo di non peccare più. L'unico modo è attraverso Gesù

Come posso conoscere di più del mio Padre Celeste?

Attraverso la comunità locale, la chiesa, frequentando la domenica e gli altri incontri connettendomi a coloro che sono anche loro figli di un Padre così meraviglioso, i miei fratelli e le mie sorelle in Cristo.

Conclusione

Vorrei concludere dicendovi questo: una delle tue necessità più grandi nella tua vita è che tuo padre approvi ciò che fai; nella tua anima c'è uno spazio vuoto che non può essere riempito da null'altro che l'approvazione di tuo padre.

Forse non lo hai mai conosciuto, o forse tuo padre è stato uno dei tanti padri terreni, distante, esigente, violento, o debole. Forse tuo padre non c'è più. Ma quello spazio dentro di te c'è ancora, e aspetta di essere riempito, e non ti sentirai completo sino a che quello spazio rimarrà vuoto.

Ma c'è un Padre  che ti ama costantemente, amorevolmente, che ha cura di te, che è competente per i tuoi problemi: quel Padre, il tuo Padre Celeste, può darti l'accettazione, l'approvazione, i consigli e l'apprezzamento di cui tu sei affamato o affamata.
Quel vuoto all'interno dell'anima tua ha la forma, unica e sola, di quel padre, del tuo Abba, babbo, papà Dio!

Chiudi i tuoi occhi, e prega con me, se vuoi, queste parole nella tua mente, e guidale in quel vuoto perché lo riempia.

Preghiera:

Il tuo Padre Celeste, diversamente dal tuo padre naturale, non si è mai perso neppure un minuto della tua vita, neppure uno. Egli è stato testimone di ogni parola, di ogni male, di ogni paura, di ogni peccato, di ogni dolore. Diversamente dal tuo padre umano Egli ha compreso completamente ogni tuo pensiero, persino quando te stesso stentavi a capirti. Oggi puoi volgerti a lui, ed egli non ti abbandonerà mai più. Hai lasciato che le esperienze col tuo padre terreno  deformassero la visione del tuo Padre Celeste? Ora che sai la verità, sei perdonato! E' la verità che ti libera! Ti chiedo di pregare

questo assieme a me...

Caro Padre, Abba, babbo, papà, voglio che tu sia il mio Padre celeste, ed io voglio essere tuo figlio o tua figlia. Grazie per aver mandato Gesù a connettermi con te e a rendermi possibile il fare parte della tua famiglia. Io credo in Gesù e credo anche in colui che l'ha mandato, te, caro papà. Da questo momento in poi io voglio riporre la mia fiducia in te solo. Grazie per le tue cure e la tua costanza. Grazie perché mi eri vicino anche quando io non sapevo tu lo fossi. E grazie per essere competente ad affrontare i problemi che avrò nella mia vita futura. IO ripongo la mia fiducia in te solo.

Vieni a riempire quello spazio vuoto nella mia anima, Abba, babbo, papà. Vieni a riempirlo per sempre.

Tutto questo lo prego nel nome santo del tuo figlio Gesù. Amen
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