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03 maggio 2015

Non attestare il falso | 3 Maggio 2015 |

Dio odia la menzogna. Quando noi mentiamo contro gli altri diciamo che ci sta bene ottenere un guadagno a loro spese perché noi siamo più importanti di loro. E, una volta che la bugia è stata prodotta, la verità non potrà mai più essere  ristabilita a loro favore. 
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C'era un vecchio rabbino che viveva in un piccolo paese, il quale era rispettato da tutti per la sua onestà e la sua saggezza.

Avvenne che un tizio si trasferì in quella città, e non si sa per quale motivo, senza averlo mai conosciuto personalmente, prese in odio il rabbino.

A motivo di ciò iniziò a spargere false notizie contro di lui, che distrussero completamente la reputazione del rabbino davanti alla sua comunità.

Dopo qualche tempo, il tizio conobbe personalmente il rabbino, e conoscendolo, si pentì di tutte le falsità che aveva detto circa il suo conto.

Un giorno si recò a casa del rabbino, chiese perdono e lo ricevette. Uscendo chiese: “ C'è qualcos'altro che posso fare per farmi perdonare da te?”

Il rabbino rispose: “Voglio che tu vada a casa tua, prenda un cuscino di piume e, in una giornata di vento, tu lo apra e lo sparga talla torre del cartello. Poi torna da me, perché c'è un'ultima cosa che voglio tu faccia,”

Il tizio fece come aveva chiesto il rabbino, quindi tornò da lui dicendo: “Ecco io ho fatto quello che tu mi hai chiesto. Cos'altro vuoi che faccia?”

Il rabbino rispose: “Ora voglio che tu prenda la federa del tuo cuscino, e vada a raccogliere ogni singola piuma che hai sparso.

“Ma questo è impossibile! “ replicò il tizio. “Appunto – disse il rabbino – lo è anche per le cose false che tu hai detto contro di me”.

Siamo al nono passo nella legge di Dio, quelli che chiamiamo i Dieci Comandamenti. Siamo nella sezione dove Dio ci indica che tipo di rapporto dobbiamo avere con gli altri:


I Dieci comandamenti non ci addebitano una falsa natura peccaminosa,  ma attestano la realtà della nostra natura per non farci cadere.

Siamo in Esodo 20: 16:

“Non attestare il falso contro il tuo prossimo.” (Esodo 20:16)

Al giorno d'oggi ci sono molti modi per dimostrare se una cosa è vera o è falsa; pensate a tutte le intercettazioni ambientali, alle indagini sul patrimonio, o su ciò che scriviamo sui social,  tutte cose utilizzate nelle cause civili e penali.

All'epoca non esisteva nulla di tutto ciò,  per cui era fondamentale che le persone dicessero la verità.  E lo è ancora ai giorni nostri. Nei tribunali i testimoni giurano ancora di dire “la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità.

Ma il comandamento non è fatto SOLO per la verità da esporre in un'aula di giudizio, ma per tutta la verità.

Dio odia le menzogne

Dio odia le bugie, Dio odia le menzogne, e questo gli proviene dalla sua stessa natura: Gesù ha detto in Giovanni 14:6:  “Io sono la via, la verità e la vita”. In Apocalisse la seconda venuta di Cristo è descritta così:

“Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero, perché giudica e combatte con giustizia” (Apocalisse 19:11)

Gesù è la forma visibile di Dio: Dio odia la menzogna.  Ce lo dice apertamente in Proverbi:

“Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:  gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente,  il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male,  il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli.” (Proverbi 6:16-19)

La parola “abominio” è una parola “tecnica”, riservata quasi esclusivamente alla Bibbia. Molti per renderla comprensibile dicono che l'abominio è una sensazione di schifo assoluto.

Ci si può state come illustrazione, ma la parola in origine significa, “essere un nemico personale”. Per Dio “il falso testimone che proferisce menzogne” è un nemico personale, perché va contro la natura intrinseca di Dio. Tito 1 dice che

“Dio non mente mai.” (Tito 1:2b PV)

In altre versioni è scritto che “Dio non può mentire

Allora, se la menzogna è il nemico personale di Dio, da chi proviene la menzogna?

“Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna.” (Giovanni 8:44)

La lingua parlata da satana è la menzogna: quando noi mentiamo, quando noi diciamo bugie,  stiamo comportandoci da bilingue: da una parte parliamo la lingua del Padre nostro, e dall'altra quella del padre delle menzogne, satana. Quando mentiamo, stiamo parlando la lingua di satana.

Dio ama il mio prossimo

Se la menzogna fosse solo non dire la verità, poco male: “Marco, quanto sei alto?” “Un metro e ottantadue”. Ho detto una bugia, ma tutto finisce là.

Invece, la menzogna è il “grimaldello” per forzare la cassaforte del mio prossimo,  perché noi usiamo la menzogna il 99,9% delle volte per avere un RITORNO PERSONALE A SCAPITO DI QUALCUN ALTRO.

Quando io mento, quando io ti accuso di un furto che ho fatto io e non tu, quando scrivo sul mio curriculum una qualifica che non ho così da scavalcarti nella graduatoria, quando scrivo sul mio Unico una cifra inferiore e non pago le tasse che dovei, così che tutti paghino un po' di più, così pagano anche un po' delle mie, io sto dicendo una cosa ben precisa: “Io sono più importante di te”.

Cosa dice il grande comandamento?

“Ama il tuo prossimo come te stesso”  (Matteo 22:39b)

E SE io amo il mio prossimo,  devo mettere l'altro per primo,  iniziando a non danneggiarlo.

E' ovvio che, alcune volte, posso non dire la verità e non essere un bugiardo; se dico che ho lasciato l'auto parcheggiata davanti alla Conad, e invece era parcheggiata davanti alla Coop, è un semplice errore,  non c'è malizia, non c'è danno, non è attestare il falso: è un semplice errore.

Il problema è che spesso noi “accomodiamo” gli eventi nell'ordine giusto che  ci assicurerà il maggior risultato a nostro favore.

Una volta venne un marito che voleva mettessi sotto disciplina la moglie accusandola  di averlo lasciato a circa cinquanta chilometri da casa, in un ristorante, e di essersene andata con la macchina.
“E' vero questo?” Chiesi alla moglie “Si, ma ti ha raccontato il perché?” “No.” risposi. “Eravamo a cena con mia figlia, per cercare di riaccomodare un periodo moto difficile, dove avevo sospettato che mi tradisse, e approfittando che mia figlia era lontana, mi ha confessato che non solo mi aveva tradito, ma che era anche contento di averlo fatto, e che voleva continuare a farlo.” “E' vero?” chiesi al marito. “Più o meno” rispose lui. La moglie non si era comportata “una favola”, ma aveva le sue buone attenuanti e quello da mettere sotto disciplina e con il problema più grosso era il marito.

Cinque aree dove la menzogna può insinuarsi

La menzogna è come l'acqua, trova sempre una crepa,  trova sempre un punto più basso,  dove può insinuarsi e corrodere.

1. L'adulazione

Vi sta piacendo la serie sui Dieci comandamenti?  Secondo voi ho fatto un buon lavoro? Vi piace il mio maglione nuovo? Ah, e volevo dirvi che durante le precedenti predicazioni siete stati stupendi, nessuno di voi ha mai sbadigliato, non avete mai guardato l'orologio... Cosa stiamo facendo?

“Ciascuno mente parlando con il prossimo; parla con labbro adulatore e con cuore doppio.” (Salmo 12:2)

La Treccani definisce così l'adulazione: “Lodare esageratamente per compiacenza, per interesse o bassezza d’animo”.  Molti di noi  si sono ritagliati delle vite di successo “leccando” a destra e a manca politici, superiori o autorità per manipolarli e convincerli che noi eravamo meglio di tutti gli altri.

Come disinnescare l'adulazione? Togliendogli l'interesse. Se io ti lodo senza alcun interesse, allora non ti sto adulando, ma ti sto incoraggiando. Sto facendo quello che dice Paolo in 2 Corinzi 3:11:

“Del resto, fratelli, rallegratevi, perfezionatevi, incoraggiatevi, abbiate la stessa mente, state in pace” (2 Corinzi 3:11 ND) 

A proposito, satana come convinse Eva?  “Come? Dio ti ha detto di non mangiare? Ma tu Eva hai un cervello meraviglioso! Sai ragionare da sola!” .Con l'adulazione. L'adulazione è di satana.

2. L'inganno

“Cari figli, non lasciatevi ingannare da nessuno!” (1 Giovanni 3:17)

In alcune Bibbie antiche c'era il termine “figliuoletti”, che è molto più simile al termine originale usato da Giovanni.  Giovanni ci tratta non da adulti,  ma da bambini piccoli, perché ci lasciamo ingannare. Non solo ingannare è peccato, ma anche farsi ingannare, dice Giovanni.

Quanti di voi credono a quello che promettono i politici? Ormai la parola politico è sinonimo di “bugiardo”: “Non fare il politico, dimmi la verità” Quanti di voi credono alle promesse delle pubblicità?

Paolo dice, non lasciatevi ingannare.

La Treccani definisce ingannare così:  “indurre una persona in errore, spesso con l'intenzione della frode o della malizia”

Questo include tutti i tipi di frodi accademiche,  dal comperare una laurea,  a copiare un compito in classe.

A proposito, satana come  convinse Eva?  “Ma non è vero che morirete, anzi, diventerete come Dio!” Con l'inganno. L'inganno è di satana.

3. La calunnia e la diffamazione

Diverse parole, stesso peccato.

“Non andrai qua e là facendo il diffamatore in mezzo al tuo popolo, né ti presenterai ad attestare il falso a danno della vita del tuo prossimo. Io sono il Signore. “ (Levitico 19:16)

A quel tempo esisteva solo la calunnia, ovvero (Treccani): “Diceria, imputazione o denuncia, coscientemente falsa, con cui si attribuisce a una persona una colpa, un reato o comunque un fatto che ne offenda la reputazione.”, qualcosa fatto con la voce, con le parole.

Nel mondo moderno abbiamo dovuto aggiungere una parola per definire la stessa cosa fatta con lo scritto,  la “diffamazione a mezzo stampa, o blog”.

All'epoca le calunnie dovevano essere passate di bocca in bocca; nel “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini don Basilio canta “La calunnia è un venticello”.

Al giorno d'oggi, tramite internet, possiamo diffamare istantaneamente, costantemente e globalmente.

Istantaneamente: s e abbiamo un blog con un discreto audience, bastano pochi clic... e la diffamazione è in rete.

Costantemente:  si sta discutendo sul “diritto all'oblio” su Google, ovvero al diritto di cancellare in maniera permanente le tracce di notizie false su di noi,  ma la realtà attuale è che i motori di ricerca continueranno a tenete per sempre traccia di quelle calunnie, anche se smentite.

Globalmente:  basta un pc, un tablet, uno smartphone e la calunnia raggiungerà tutti i posti connessi nel mondo...  come le piume della storia con cui abbiamo iniziato.

Stiamo attenti a quello che diciamo, ma anche a quello che scriviamo, perché Gesù dice:

“Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio.” (Matteo 12:36 CEI)

Un giorno saremo chiamati a rendere conto di tutto ciò che abbiamo detto e scritto.

A proposito, come è chiamato satana? “L'accusatore dei fratelli.”  La calunnia e la diffamazione sono di satana.

4. I falsi insegnamenti

Vi ricordo il comandamento sul quale stiamo riflettendo: "Non attestare il falso CONTRO il tuo prossimo"; e anche la definizione della Treccani di “ingannare: “indurre una persona in errore, spesso con l'intenzione della frode o della malizia”

Ora vi invito a riflettere su questo versetto:

“Tutta la scrittura è stata ispirata da Dio e serve ad insegnarci e a farci capire che cosa c'è di sbagliato nella nostra vita, a correggerci e a guidarci a fare ciò che è giusto.” (2 Timoteo 3:16 PV)

Se io uso la Scrittura come base per falsi insegnamenti,  sto violando il Nono Comandamento. Sto attestando il falso CONTRO il mio prossimo, poiché gli impedisco di capire, di correggere e di guidare la propria vita tramite ciò che è giusto agli occhi di Dio.

Pietro ce lo aveva detto:

“Inoltre, in passato ci sono stati dei falsi profeti fra il popolo come adesso ci saranno fra voi dei falsi maestri, che, di nascosto, diffonderanno eresie che portano alla perdizione. Arriveranno perfino a rinnegare il Signore che li ha riscattati; ben presto pero si tireranno addosso la loro condanna.” (1Pietro  2:1 PV)

Bisogna fare un a precisazione tra “diverse interpretazioni”  ed “eresie”. La chiesa di Monterosi è una Assemblea dei Fratelli, la chiesa di Fabrica è una chiesa pentecostale, la chiesa di Massimo e Marzia a Viterbo è una chiesa Apostolica, la nostra è una chiesa indipendente, ma facciamo parte delle chiese battiste.

Abbiamo differenti opinioni su alcune cose “marginali”; il dono di lingue, il pane e il vino, le donne in chiesa, l'età minima per il battesimo, e così via. Ma siamo uniti sulle cose fondamentali: Cristo è risorto, Cristo ha pagato per noi, la Bibbia è interamente ispirata, la Bibbia non è un'allegoria, il matrimonio è tra un uomo e una donna, l'aborto è omicidio, eccetera.

Questo non ci deve né stupire né scandalizzare;  ogni diversa denominazione copre le esigenze spirituali e di affinità di un determinato tipo di persone. Dio ama la diversità! Dio è creativo poiché è il Creatore!  Per questo non c'è un solo tipo di chiesa, ma c'è UNA sola chiesa, quella di Cristo.

Ma, se io cominciassi a predicare che, in fondo, il matrimonio non è solo tra un uomo e una donna, ma anche tra due donne, o tra due uomini, o tra tre donne e un uomo...  che quello valeva all'epoca di Gesù, ma che ora noi siamo più socialmente evoluti di allora, che la Bibbia va interpretata a seconda del luogo e del tempo in cui la si legge... penso che la mia comunione fraterna con le altre sarebbe negativamente influenzata.

Starei insegnandovi una “eresia”, e questo va contro il nono comandamento.

C'è stato un commentario che, descrivendo il miracolo di Gesù che cammina sull'acqua, concludeva che ora abbiamo scoperto che nessuno può camminare sull'acqua, per cui probabilmente, visto dalla riva, col mare mosso, sembrava che Gesù stesse camminando sull'acqua, ma che in pratica era nell'acqua bassa... per cui la Bibbia stava facendo un'allegoria.

La Bibbia mi dice che Gesù ha camminato sull'acqua, perché è vero che NESSUNO cammina sull'acqua... ed è per quello che la Bibbia mi dice che UNO solo cammina sull'acqua, e guarisce la lebbra, e risuscita i morti... e perdona i peccati. E si chiama Gesù!

Quanti di noi non erano d'accordo con la Bibbia quando hanno iniziato a leggerla? Io ero tra questi.
Ma sapete, la Bibbia è un'incudine,  sopra la quale il martello dello Spirito Santo può modellare la mia vita. Molti hanno pensato di sostituire l'incudine con un cuscino di piume, così che fosse meno dura. E hanno fatto si che lo Spirito non potesse modellare le vite,  e le vite non sono state cambiate dall'incudine della Bibbia e dal martello dello Spirito Santo. Queste persone saranno chiamate a pagare perché hanno violato il nono comandamento.

A proposito, satana cosa ha raccontato ad Eva che sarebbe successo se mangiava il frutto dell'albero della conoscenza?  “I vostri occhi si apriranno!” E' satana il padre delle eresie e dei falsi insegnamenti.

5. I pettegolezzi

Questa è la mia definizione di pettegolezzo è : “dare delle informazioni riservate quando non siamo né parte del problema non è parte della sua soluzione.

Questa è quella di Paolo:

“Inoltre si abituano all'ozio e perdono tempo nei pettegolezzi di casa in casa, mettendo il naso negli affari degli altri.” ( 1 Timoteo 5:13 PV)

Sapete quale è il problema più grande?  Che spesso le persone fanno pettegolezzi pregando: “Preghiamo per Lucilla, perché il marito va a letto con Elisabetta” Se Lucilla avesse voluto che si fosse pregato pubblicamente per l'adulterio di suo marito, sarebbe stata lei a richiederlo... non tu!

Talvolta il pettegolezzo è raccontare cose non vere, ma spesso è  raccontare cose vere con il fine sbagliato; con il fine di distruggere la reputazione,  non di proteggerla.

Il pettegolezzo è condividere informazioni dannose con l'intento di uccidere la reputazione di qualcuno: puoi uccidere una persona fisicamente, ma la puoi uccidere anche a livello emotivo.

A proposito,  cosa disse satana ad Eva? “Sei proprio sicura che Dio abbia detto questo?” E' satana l'inventore del pettegolezzo.

Le ragioni perché diciamo menzogne

1. Per evitare conseguenze negative su di noi
2. Per proteggere la nostra immagine 
3. Per avere ciò che vogliamo
4. Per avere il controllo
5. Per punire qualcuno

Prima di parlare, rifletti!

Qualche consiglio pratico per evitare di violare il Nono Comandamento: prima di parlare, poniti queste domande:

  • 1. E' necessario che lo dica?
  • 2. Sono io a doverlo dire?
  • 3. Quanto devo spiegare?
  • 4. Sono io a doverlo spiegare?
  • 5. Sono queste le persone che devono sentire?
  • 6. E' il momento giusto di dirlo?
  • 7. Lo dico per un motivo giusto?
  • 8. E' per la gloria di Dio?
  • 9. E' per il bene delle persone coinvolte?
  • 10. E' questo il mezzo giusto per comunicarlo? (personalmente, telefono, email, ecc)

Farti queste domande eviterà un sacco di problemi a te e agli altri.

Una breve nota per i genitori

E' importate insegnare sin da piccoli la differenza tra bugia, segreto e sorpresa.

Non dovete accettare MAI la bugia: ci deve essere una conseguenza per essa. Ricordatevi che state modellando vostro figlio/figlia nella maniera come vuole Dio.

Non dovete MAI permettere ai vostri figli di avere “segreti”; magari ci saranno cose intime che non vogliono condividere apertamente,  ma che se vengono richiesti di condividere devono condividere.
Per fare questo dovrete dimostrare a) di non invadere la loro privacy se non è strettamente necessario b) di trattarli con rispetto quando si confidano c) di non usare le confidenze come “un'arma di distruzione di massa”. I segreti sono pericolosi: i pedofili dicono ai vostri bambini di tenere il segreto che sono stati carezzati.

Dovete invece insegnarli la gioia di mantenere il segreto per una sorpresa: il regalo per papà, la festa per la sorellina.ecc. Non rivelare il regalo di compleanno quando te lo chiede il fratellino non è un attestare il falso, ma un proteggere la gioia della sorpresa.

Il Cristianesimo si fonda sul Nono Comandamento.

L'intera credibilità della nostra testimonianza cristiana si fonda sul nostro osservare meticolosamente il Nono Comandamento. La Bibbia è scritta da testimoni oculari, o da persone che hanno intervistato i testimoni oculari.

Se tu non dimostri coi fatti che  i credenti sono degni di fiducia,  l'intera testimonianza delle migliaia di persone che compongono la Bibbia non sarà degna di fiducia, Cristo non sarà proclamato,
vite non saranno guarite, persone non saranno salvate

Ma se tu ti dimostri degno di fiducia, le persone verranno attirate dalla tua limpida testimonianza,
dal fatto che, nonostante tutto, nonostante il costo, tu dici sempre la verità.

Cosa farai? Seguirai il mondo, il “fatti furbo”, il “tutti lo fanno”, il “in un mondo di ladri bisogna saper navigare” oppure sarai testimone della verità che è in Cristo, per vedere persone attirate al suo trono, per vedere vite guarite, per vedere persone salvate?

Cosa farai?

Preghiamo

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