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10 gennaio 2016

Per cosa stai lottando nella vita? | 10 Gennaio 2016 |

Nel 2016 le più grandi battaglie che affronterai non saranno quelle fuori di te, ma quelle dentro di te. Ma grazie al tuo Padre Celeste puoi essere più che vincitore in ciascuna di esse.
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Personalmente odio i film di guerra, ma ci sono moltissimi film famosi legati a battaglie lontane o recenti. Ricordo un film che si chiamava “Saratoga” o quello sullo sullo sbarco in Normandia (”Il giorno più lungo”).

Forse ricordi queste battaglie per via di un film, o perché le hai studiate a scuola, ma magari hai già dimenticato le battaglie più recenti che tu stesso hai affrontato.

Il 2015 è appena trascorso. Hai avuto battaglie? Se rispondi no, i casi sono tre: o vieni da un altro pianeta, o hai una memoria molto corta, oppure sei un grande bugiardo (o bugiarda!)

La vita è una battaglia.  Nel 2016 ci saranno battaglie attorno a te, contro di te... ma le più pericolose come credente saranno quelle di un altro tipo: quelle “dentro di te”, quelle che solo tu puoi combattere, quelle dove la vittoria è necessaria per la tua fede e per la tua crescita.

La vita è una battaglia: niente è facile! Dovrai lottare per ogni cosa importante: per la tua salute, per il tuo lavoro, per il tuo matrimonio, per i tuoi figli.

La battaglia spesso non è tra “il bene e il male”, ma tra “il buono e il meglio”. Ci saranno alcune cose che in se sono buone,  e che facendole farai bene ma ci saranno altre cose che saranno “meglio”.

Dovrai lottare contro te stesso (o te stessa) per non accontentarti del “buono”, ma per inseguire il “meglio”.

Dovrai lottare  tra speranza e depressione, tra fede e paura.

L'unica cosa, se credi, per cui non dovrai lottare nel 2016 è per la tua salvezza; se hai accettato Gesù quella è ormai irrevocabile.

L'altra battaglia importante sarà la battaglia per la tua fede. Nel 2016, come nel 2015, nel 2014 ecc.,
qualcuno farà del tutto per  diminuirla,  danneggiarla,  molestarla,  metterla in discussione.

Non c'è da stupirsi se la seconda analogia in ordine di grandezza usata nella Bibbia per descrivere la vita dei credenti è la battaglia ( la prima analogia è è la gara). E i versetti usati da Paolo per descrivere la vita dei credenti parlano proprio di questo: Paolo usa termini come “combatti, conquista, battaglia, vittoria, supera”; sono tutti termini di guerra.

In Italia si dice che la vita non è tutta rose e fiori (e il detto continua dicendo che è fango e m...!): infatti Paolo dice:

“Combatti il buon combattimento della fede.” (1 Timoteo 6:12a)

“Io lotto come un pugile che vuol vincere, e non tiro colpi a vuoto.” (1 Corinzi 9:26b PV)

Sottolineate “vuol vincere”. Devi DECIDERE di vincere, dice Paolo, non far finta di lottare e muovere solamente l'aria! Devi decidere di vincere  nel tuo lavoro,  nelle tue finanze,  nella tua vita spirituale E per riuscire a non tirare solamente pugni all'aria  devi conoscere quali sono i nemici da sconfiggere. Paolo dice:

“Infatti noi non dobbiamo lottare contro creature umane, ma contro spiriti maligni del mondo invisibile… contro i dominatori di questo mondo tenebroso.” (Efesini 6:12 TILC)

Le battaglie da affrontare sono: invisibili e non visibili, interne e non esterne.

Penso che, anche se non sei un fan come me di Star Wars,  potrai convenire che in te c'è un “lato oscuro”. e che il tuo “lato oscuro” lotta perennemente contro il tuo “lato luminoso”.

C'è una costante “guerra civile”; sei pieno di buone intenzioni, ma sei anche pieno di cattive azioni.
C'è un intero capitolo della Bibbia dedicato a questa “guerra civile” dentro di te, ed è Romani 7, dove Paolo dice :”Io non capisco me stesso, so che alcune cose sono buone per me e che altre non le dovrei neppure pensare, ma alla fine, gira gira, vado a fare proprio quelle cose che mi fanno male e che so non dovrei fare.  ME INFELICE! Chi mi libererà da questo corpo di morte?” Grazie siano rese a Dio, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore”

E nel capitolo 8 spiegherà che è solo tramite la grazia di Cristo che ciò è possibile: tornando a casa vi incoraggio a leggere questi due capitoli.

C'è una guerra tra la mia vecchia natura e la mia nuova natura

C'è una storia di un vecchio capo indiano che era divenuto credente, il quale spiegava la sua situazione in questo modo: “E' come se nella mie testa ci fossero due cani che lottano costantemente l'uno contro l'altro.” “E chi è che vince” gli chiesero.  E lui rispose: “Quello a cui io do più cibo.”

Il 2016 sarà dunque una battaglia, ed è per questo che voglio iniziare parlandone, perché tu sei parte di questa chiesa,  e la  crescita e la vittoria di questa chiesa  è in funzione della tua crescita e della tua vittoria personale nelle tue battaglie.

E' per questo che come tuo pastore io voglio fornire cibo in abbondanza per nutrire il cane della luce per sconfiggere quello delle tenebre, ed armi per vincere ogni battaglia che affronterai.

In questo primo messaggio vedremo assieme tre delle battaglie più comuni che affronterai, e nel prossimo le armi potentissime che hai per vincere ciascuna di esse e tutte le altre.

Tre battaglie che affronterai

1. La battaglia tra l'amore e l'egoismo

Ogni giorno devo decidere di vivere per me stesso,  o per Dio, come suo testimone.

Devo decidere se AMARE ME, o AMARE come ama Dio. “Dio ha tanto amato il mondo che ha DATO il suo unigenito figlio” (Gv. 3:16a).

Giacomo sgrida i credenti (e anche noi) in questo modo:

“Da dove nascono le liti e i bisticci che ci sono tra voi? Non sono forse la conseguenza delle passioni che sono in lotta dentro di voi? ... Invidiosi, gelosi, incapaci d'ottenere ciò che volete, voi litigate e v'accapigliate e non ottenete niente.” (Giacomo 4:1-2 PV).

Sottolineate “passioni”, “dentro di voi”, “invidiosi”, “gelosi” e “volete” ; le “passioni” di per se non sono né positive né negative.Ma se si legano all'invidia, alla gelosia, e al volere per noi, allora si chiamano in un solo modo: egoismo.

Giacomo ci dice che i conflitti nascono dal nostro egoismo. Se voglio avere meno conflitti nella vita,
allora devo amare di più.

E la “cura” per il nostro egoismo, per amare di più, si chiama “umiltà”.

Attenzione, però! C'è una errata interpretazione di questa parola: umiltà. Quasi sempre l'essere umili si associa all'idea di “buttarsi giù” ritenersi “meno” degli altri, pensare che io valgo “meno” degli altri.

Gesù non è venuto a morire per qualcuno senza valore! Tu hai un valore INESTIMABILE agli occhi di Dio! Ma allo stesso tempo sei infinitamente “difettoso” ai suoi occhi; è per quello che Gesù è dovuto scendere per prendere il tuo posto sulla croce, così che quando Dio guarda te,  non vede te, ma vede suo figlio.

L'umiltà non è pensare a te come qualcosa meno degli altri, ma è pensare meno a te favore degli altri. E' entrare in una festa e non pensare “sono qui per divertire me stesso” ma pensare “sono qui per scoprire a chi posso essere di conforto o di aiuto”.

Paolo dice:

“Non siate egoisti... Siate umili, invece, considerando gli altri migliori di voi. Non pensate soltanto al vostro interesse, ma preoccupatevi piuttosto di quello degli altri.” (Filippesi 2:3-4 PV)

2. La battaglia tra perdono e amarezza

Nel 2016 sarai ferito (e ferirai altri): non potrai controllare SE essere ferito, o ferita,  ma potrai controllare quanto a lungo lo sarai.

“Fate attenzione che non spuntino germogli di odio e amarezza a darvi fastidio e a contaminare molti di voi.” (Ebrei 12:15b PV)

L'odio, l'amarezza, il risentimento non danneggiano chi ti ha ferito, ed è più dannosa per te della ferita stessa. Devi liberatene il più presto possibile. Quanto presto?

“E se vi arrabbiate, attenti a non peccare: la vostra ira sia spenta prima del tramonto del sole.” ( Efesini 4:26 TILC)

Paolo dice: “entro lo stesso giorno in cui ti sei arrabbiato” (per cui più tardi nel giorno ti arrabbi meno tempo avrai per far sbollire la tua rabbia).

Attenzione a come valutate la rabbia: la rabbia non è sempre un sentimento sbagliato (se mi do una martellata su un dito le prima reazione non è dire: “sia lodato il Signore”!), e non è sempre un sentimento cattivo o un peccato (se tu tocchi i miei figli o la mia sposa, dovrai vedertela con “l'ira di Marco”). Dio stesso prova rabbia di fronte al male e agli abusi.

Ma il l'amarezza, la rabbia, l'ira, il risentimento sono SEMPRE un peccato, ed è uno di quelli che non non ti conviene proprio praticare:

“Non giudicate e Dio non vi giudicherà. Egli infatti vi giudicherà con lo stesso criterio che usate voi per giudicare gli altri. Con la stessa misura con la quale voi trattate gli altri, Dio tratterà voi.” (Matteo 7:2 TILC)

In queste battaglie del 2016 Dio non ti vuole solo vincitore, ma ti vuole “più che vincitore”:

“Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.” (Romani 8:37)

Cosa significa essere “più che vincitore”? Significa sconfiggere i nemici che combattono dentro di te,
paura, rabbia, amarezza, egoismo, metterli nelle mani di Dio  e permettergli di trasformarli  da tuoi nemici  a tuoi alleati.

Quando sconfiggi il tuo nemico sei vincitore, ma quando il tuo nemico diventa un tuo alleato, allora sei più che vincitore!

3. La battaglia tra ciò che è facile e ciò che è giusto

Questa è forse la battaglia quotidiana più comune. La Bibbia lo spiega in Galati:

“Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro, in modo che non potete fare quello che vorreste” (Galati 5:17)

Mi piace molto la parafrasi che ne fa la tradizione “La parola è vita”:

“Perché, per istinto, a noi piace fare certe cose che sono proprio il contrario di ciò che lo Spirito Santo c'insegna; e le buone cose che desideriamo fare quando lo Spirito ci guida sono esattamente il contrario dei nostri desideri naturali. Queste due forze dentro di noi sono sempre in lotta fra loro; e così non possiamo fare ciò che vorremmo.” (Galati 5:17 PV)

Ricordate? I due cani del capo indiano! La tua nuova natura vuole essere sana,  la tua vecchia natura vuole fare quello che faceva prima perché è facile e veloce. E' per questo che esistono i fast food!

La tua nuova natura vuole fare ciò che è giusto,  la tua vecchia natura vuole fare ciò che è comodo. Io stamattina non avrei voluto venire in chiesa! La mia natura mi diceva di stare a letto e dormire!

Molte volte non facciamo le cose giuste per il motivo che siamo stanchi: sto sul divano con il telecomando in mano dopo una giornata di lavoro e sento mia moglie che mi urla dalla cucina di tirare via i ragazzi dai videogiochi! Ma non ho energia di fare la cosa giusta, e mi accontento di fare la cosa più semplice: rimanere seduto sul divano.

Molte altre volte invece scegli le cose che ti danno una gratificazione subito piuttosto di quelle che ti danno una gratificazione a lungo termine.

La battaglia è spesso tra il breve termine e il lungo termine

Paolo lo sa, e ce lo dice, incoraggiandoci ad aspettare:

Non stanchiamoci allora di fare il bene, perché, a suo tempo, se non ci scoraggiamo e rinunciamo, avremo un raccolto di benedizioni.” (Galati 6:9 PV)

Sottolineate “a suo tempo” e “un raccolto di benedizioni”. Il vero problema della società moderna è l'incapacità di posporre la gratificazione. Vogliamo tutto e subito: abbiamo semi transgenici che nascono in un quarto del tempo,  vogliamo apparire uomini e donne a tredici anni, vogliamo il sesso prima di essere mariti e mogli, prendiamo soldi che non abbiamo per avere subito la macchina dei nostri sogni.

Cosa debbo fare per vincere le mie battaglie nel 2016?

Dentro di te ci sono due cani che sono in perenne lotta, ma ricordati, vincerà quello a cui darai più cibo, e Dio ti vuole più che vincitore. E per esserlo devi iniziare ponendoti questa domanda:

“Cosa devo fare oggi per essere dove voglio essere domani?”

Cosa c'è che ti importa abbastanza  per cui sei disposto (o disposta) a lottare quest'anno? Cosa c'è nella tua vita che sai che non va e per la quale devi arrabbiarti ed iniziare a lottare per combatterla?

Se sei a corto di idee, eccotene alcune:

1. Essere più in forma fisicamente
7. Avere un tempo quotidiano con Dio
2. Camminare di più con Dio
8. Avere più speranza
3. Un grande matrimonio
9 Vittoria sulla paura
4. Dei figli forti nella fede
10 Coraggio di testimoniare (agli altri)
5. Una crescita spirituale
11 Impegno verso la chiesa
6. Non avere più debiti
12 ???

Sei pronto, sei pronta a lottare la tua battaglia nel 2016? Se la tua risposta è “Si” (e, come credente, deve esserlo), sappi che Dio onorerà il tuo impegno, e che ha già provveduto tre armi potentissime, con le quali potrai essere non solo vincitore, ma più che vincitore.

Di queste parleremo domenica prossima.

Preghiamo.

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